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Luciana Littizzetto



Adoro l'ironia di questa donna. E' brillante, intelligente, versatile.. lei eh, non la sua ironia. Non posso dichiararmi sua fan perché non è che io la segua particolarmente però la guardavo spesso la domenica sera in 'Che tempo che fa' e l'ho trovata sempre divertentissima.
In agosto, spulciando nella libreria del cognatino, ho preso in prestito un pò di libri tra cui (Spinta da mera curiosità, visto che prediligo tutt'altro genere di letture.) un suo libro, 'Col cavolo'.
Divorata la mia scorta letteraria (In realtà avrei in sospeso ancora tre libri da finire. Due di King e l'ultimo della saga del maghetto di Hogwarts. Oh.. adesso che ci penso, ho in sospeso anche 'The summoning. Il richiamo delle ombre' di una certa Kelley Armstrong. Mai letto nulla prima di questa scrittrice ma il genere mi piace, vedremo quando l'avrò finito! Solo che non ricordo in quale camera ho abbandonato il romanzo... ehm... la casa nasconde ma non ruba. Prima o poi salterà fuori.) mi sono decisa a sfogliare il libro della Lucianina.
Niente di che. Letteratura leggera che, però, mi ha strappato più di un sorriso invogliandomi a continuare a leggere.
Il libro altro non è che un'insieme di gag spiritosissime. Ne riporto una, la più caruccia tra quelle che ho letto finora. Non è sicuramente la più esilarante ma è quella che mi è piaciuta di più!


No

Sono nata così. Con questa genetica predisposizione al NO. Non so perché ma al consenso preferisco il dissenso. Il no mi piace. Anche il gesto che lo accompagna. Scuotere la testa di qua e di là, soprattutto quando mi sono appena lavata i capelli, mi dà tanta soddisfazione.
E poi mi piace pronunciarlo il no. Perché lì in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta dentro un sacco di roba. Il rifiuto per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla testa. Che non è mica roba da buttar via.
Perché il rifiuto è sempre differenziato.C'è no e no, insomma. E la maggior parte dei no è riciclabile.
Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere tante cose. Insoliti modi di pensare, per esempio. Strade diverse da percorrere. Persone nuove da amare.
Il NO è anche dissenso. Pensiero difforme. Che spesso si fa conflitto. Ma anche dibattito costruttivo.
Mi fanno paura le coppie che non litigano mai. Bisticciare, credetemi, è sano.
Sono convinta che alzando la voce e caricando i toni si crei dell'energia propulsiva che fa andare avanti la coppia. E poi vuoi mettere il piacere di fare la pace? Chi non litiga non sa cosa si perde.
C'è anche il NO purissimo della disobbedienza. Quello bello dei bambini. Che dicono no  per puro spirito di contraddizione. E magari ci aggiungono pure un "merda" proprio quando i genitori vogliono far bella figura con gli amici.
Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perché c'hai i nervi. << Guarda, oggi ti dico no perché c'è vento e sono isterica. Ma se me lo chiedi domani può essere che ti dica sì. Soprattutto se c'è il sole. >>
E anche i NO della sincerità. Quelli che si usano per dire le cose come stanno. << Vengo anch'io? >> No tu no. << Vengo anch'io? >> No tu no. << E perché? >> Perché NO. Perché mi stai sul culo, guarda. Non ti reggo. Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con qualcun altro a vedere le bestie feroci. Non con me.
E' che il NO dà libertà. Non si può morire dentro, aspettare di diventare tutti verdi come Hulk fino a farsi scoppiare i bottoni della camicetta.
Con il NO, poi, iniziano tante parole importanti. Il nonostante, per esempio. Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio. Il noumeno, che è l'essenza delle cose. Il nocciolato che leva le malinconie, la novità che dà gusto alla vita, il no profit che dà senza pretendere, il non ti scordar di me della nostalgia e il non essere dell'essere.
Sul muro della mia camera da letto sta scritta una frase che dice:

NON SONO NIENTE. NON SARO' MAI NIENTE. NON POSSO VOLER ESSERE NIENTE. PERO' HO IN ME TUTTI I SOGNI DEL MONDO.

Ecco. E' proprio così che la penso.

Luciana  Littizzetto



Parole sante!! :)


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