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Visualizzazione dei post da 2016

Perle dai libri #104

《Non possiamo dichiarare morto qualcuno che non lo è.》 Scrollai le spalle. 《Non è etico.》 Le scrollai di nuovo. 《Mentiremmo alla stampa.》 《Il che sarebbe davvero un male perché la stampa non mente mai》 replicai. Templeton ridacchiò. Cercò di trattenersi ma fu più forte di lei. Hatcher la guardò come se l'avesse notata per la prima volta. 《Che ci fai tu qui?》 《Terrà la conferenza stampa》risposi. 《No》 esclamò Templeton. 《Assolutamente no.》 Nel pronunciare quelle tre parole aveva alzato leggermente la voce. 《Te la caverai benissimo.》 《Leggimi bene le labbra, Winter. Assolutamente no. Non lo farò.》 《Templeton!》la richiamò brusco Hatcher. Lei gli lanciò un'occhiataccia. 《Ora vai. Devo parlare con Winter in privato.》 Anatomia di un incubo James Carol Giudizio: 😊💓

Perle dai libri #103

《Siamo loro》penso/dico fermandomi un attimo a riprendere fiato, a riprendere vita, pochi centimetri fra le nostre bocche, le fronti l'una contro l'altra. 《Chi?》 Ha la voce rauca. Il sangue subito mi ribolle, e non riesco a parlargli dei ragazzi nella rientranza del corridoio, alla festa. Invece gli infilo le mani sotto la maglietta perché ora posso, posso fare tutto quello che ho pensato e ripensato. Tocco il fiume della sua pancia, il petto e le spalle. Sussurra: 《Sì》ansimando, e questo mi fa sussultare, e questo lo fa sussultare, e poi sono le sue mani a viaggiare sotto la mia maglietta e la fame insaziabile di sentirle sulla pelle mi brucia dalla testa ai piedi. Amore, penso ancora e ancora e non dico. Non lo dico. Non dirglielo. Non dirgli che lo ami. Ma lo amo. Lo amo più di qualunque cosa. Chiudo gli occhi e annego nel colore, li riapro e annego nella luce perché miliardi di secchi di luce si stanno riversano dal cielo su di noi. È questo. Questo è tutto qua

Perle dai libri #102

Quell'ultima frase la fece raggelare. Suonò come un avvertimento. Jonfinn aveva alzato in parte il velo, avevo provato a dirle quello che era successo fra Klaus e lui, ed era stato già abbastanza spiacevole. Ora non sapeva più se era il caso di continuare. Al tempo stesso sapeva che non c'era modo di fermarsi ora senza perdere contatto con lui per sempre. E' proprio quello che intendo dire. Ti amavo, Jonfinn. Ora non esagerare... Si sentì salire il sudore dalla schiena. Ti amavo come solo un ragazzino può amare un altro ragazzino. Doveva mantenersi fredda. Klaus stava provocando, cercando di destabilizzare l'interlocutore, era questo, in realtà, quello che stava avvenendo. Eravamo buoni amici. Mi piaceva stare con te, se è questo che intendi. Buoni amici, sì.. Certe cose è meglio dimenticarle, eh Jonfinn? Okay. Ora tocca a te. Nel gelo della notte Knut Faldbakken Giudizio: 😟💔

Perle dai libri #101

Quanto può essere complicato il mondo, per Max. anche quando fa una cosa giusta, qualcosa può sempre andare storto. Io abito in uno strano posto nel mondo. Abito nello spazio che c’è fra le persone. Gran parte del tempo lo passo nel mondo dei bambini insieme a Max, però sto anche un sacco di ore con gli adulti, tipo con i genitori di Max e con le maestre e con gli amici che incontro dal benzinaio, solo che loro non mi vedono. La mamma di Max direbbe che sto sempre in «bilico». Lo dice anche a Max quando non riesce a decidersi su qualcosa, il che capita molto spesso. «Vuoi il ghiacciolo azzurro o quello giallo?» gli chiede lei, e a quel punto Max si blocca. Si congela proprio come un ghiacciolo. Quando è il momento di scegliere, deve pensare a troppe cose tutte insieme. E’ meglio il rosso o il giallo? E’ meglio il verde o l’azzurro? Quale dei due è più freddo? Quale dei due si squaglierà prima? Che sapore ha il verde? Che sapore ha il rosso?

Perle dai libri #100

La renna si stava strofinando i palchi contro uno spigolo del capanno. Non avrebbe avuto il coraggio di avvicinarsi tanto se all'interno ci fosse stato qualcuno. Comunque scesi dal ruscello e seguii il suo corso camminando ricurvo fino al punto in cui avevo nascosto la carabina. Sollevai le pietre, srotolai la carta catramata e presi l'arma, controllai che fosse carica e mi affrettai  verso il capanno. La renna non si mosse e fiutò interessata dalla mia parte. Chissà cosa sentiva. Entrai. C'era stato qualcuno. C'era stato Johnny. Mi guardai intorno. Notai pochissimi cambiamenti. Lo sportello del pensile, che chiudevo sempre bene per via dei topi, era accostato. La borsa di pelle vuota spuntava da sotto il letto, e la maniglia della porta aveva il lato interno coperto di cenere. Tirai l'asse accanto al pensile e infilai il braccio. Feci un sospiro di sollievo quando sentii la pistola e il marsupio. Mi sedetti su una sedia sforzandomi di capire che cosa aves

Afraid - The Neighbourhood

When I wake up I'm afraid, somebody else might take my place When I wake up I'm afraid, somebody else might take my place Make that money, fake that bunny, ache my tummy On the fence, all the time Paint young honey, face so sunny, ain't that funny All my friends always lie to me I know they're thinking You're too mean, I don't like you, fuck you anyway You make me wanna scream at the top of my lungs It hurts but I won't fight you You suck anyway You make me wanna die, right when I When I wake up I'm afraid, somebody else might take my place When I wake up I'm afraid, somebody else might take my place When I wake up I'm afraid, somebody else might take my place When I wake up I'm afraid, somebody else might end up being me Keep on dreaming, don't stop giving, fight those demons Sell your soul, not your whole self If they see you when you're sleeping, make them leave it A

Perle dai film - Proposta indecente

"David.. ti ho mai detto che ti amo? No. Ti amo.. Ancora? Sempre." Penso che lo sbaglio che ho fatto a Las Vegas è credere che avrei potuto dimenticare. Pensavo che fossimo invincibili. Ma adesso so che quello che le persone che si amano si fanno, lo ricordano, e se restano insieme non è perché dimenticano, ma perché perdonano. Io avevo... avevo solo una paura matta che tu volessi lui. No avevo paura che fosse giusto che tu volessi lui. Lo credevo il migliore degli uomini. Adesso.. adesso so che non lo è. Ha solo più soldi. Proposta indecente Film drammatico In questa scena: Woody Harrelson ( David Murphy ) Colonna sonora

Perle dai libri #99

Fermín alzò gli occhi, angosciato. «Ho pensato che stasera, dopo la chiusura, potremmo andare a cena insieme» iniziai. «Per parlare delle nostre cose. Della visita dell’altro giorno. E di quello che la preoccupa, che mi sa che ha a che farci.» Fermín lasciò sul tavolo il libro che stava spolverando. Mi guardò scoraggiato e sospirò. «Sono nei guai, Daniel» mormorò alla fine. «E non so come uscirne.» Gli appoggiai la mano sulla spalla. Sotto il camice, ciò che si avvertiva erano pelle e ossa. «Allora mi permetta di aiutarla. In due, queste cose si ridimensionano.» Mi guardò sperduto. «Sicuramente lei e io ce la siamo cavata in guai peggiori» insistetti. Sorrise con tristezza, poco convinto della mia diagnosi. «Lei è un buon amico, Daniel.» Nemmeno la metà di quanto lui meritasse, pensai. Il prigioniero del cielo Carlos Ruiz Zafón Giudizio: 😊💓

Perle dai libri #98

«Ha una brutta faccia» sentenziò. «Indigestione» replicai. «Di cosa?» «Di realtà.» «Mi venga dietro» tagliò corto. Avanzammo per un lungo corridoio ai cui fianchi velati di penombra si indovinavano affreschi e scalinate di marmo. Ci addentrammo nel palazzo e dopo un po’ s’intravide davanti a noi l’entrata a quella che pareva una grande sala. «Che cosa porta?» domandò Isaac. « I passi del cielo . Un romanzo.» «Bella stupidaggine di titolo. Magari è lei l’autore?» «Temo di sì.» Isaac sospirò, scuotendo la testa di nascosto. «E cos’altro ha scritto?» « La città dei maledetti , volumi dall’uno al ventisette, tra le altre cose.» Isaac si girò e sorrise, compiaciuto. «Ignatius B. Samson?» «Che riposi in pace e per servirla.» L’enigmatico guardiano si fermò e appoggiò la lampada su quella che sembrava una balaustra sospesa di fronte ad una grande volta. Sollevai lo sguardo e ammutolii. Un colossale labirinto di ponti, passaggi e scaffali zeppi di centinaia

Diario delle vacanze 8 - Paestum, Salerno

Dopo una luuuunga pausa di riflessione (sono rimasta senza pc..tanto per cambiare. La sfiga mi perseguita U_U), Dillina rediviva! Sono come la Fenice che risorge dalle sue ceneri per cui non disperate, prima o poi torno.. sempre (lo so, lo so.. sembra una minaccia!  XD) Non so voi, ma io ho passato un'estate piacevolissima e rigenerante. Quest'anno siamo stati a Salerno, nello specifico a Paestum, ospiti del villaggio Camping La Riva. In passato avevo sempre optato per appartamenti che fossero abbastanza vicini al mare. Qualche anno fa, a Caorle, l'appartamento si trovava all'interno di un parco, con accesso privato in spiaggia, ma non avevamo mai preso in considerazione il villaggio/camping. Ebbene.. è stata una vera rivelazione! Siamo stati più che benissimo. Il nostro bungalow era piccolo ma confortevole. Consumare i pasti nella veranda era piacevolissimo soprattutto considerando che i bungalow sono opportunamente separati da aiuole alte, che assicu

Perle dai libri #97

«Carax, vero? Mi dicono che tuo padre fa cappelli» disse quando Fernando Ramos li presentò. «Julián per gli amici. Mi dicono che il tuo fa cannoni.» «Li vende soltanto. L’unica cosa che sa fare è ammassare denaro. I miei pochi amici, tra cui annovero Nietzsche e il qui presente compagno Fernando, mi chiamano Miquel.» Miquel Moliner era un ragazzo malinconico che nutriva un interesse morboso per tutto ciò che riguardava la morte e tutti gli argomenti di genere funebre, materia alla cui considerazione dedicava buona parte del suo tempo e del suo talento. Sua madre era deceduta tre anni prima in uno strano incidente domestico che un medico insipiente aveva osato definire suicidio. Era stato Miquel a trovare il cadavere nel posso della villa estiva di famiglia, ad Argentona. Dopo aver ripescato il cadavere, si scoprì che le tasche del cappotto della donna erano piene di pietre. C’era anche una lettera scritta in tedesco, la sua lingua materna, che il signor Moliner, il quale non si

Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore

"Nel mio mondo, le grandi speranze vivevano soltanto fra le pagine di un libro." Il gioco dell'angelo - Carlos Ruiz Zafòn

Perle dai libri #96

Ho miagolato la mia approvazione. Forse non sapevo molto ma avevo visto in TV che i rapporti possono rovinare la vita degli esseri umani, al punto che ho pensato che il mondo ci guadagnerebbe se le persone si comportassero come i gatti. Sappiamo cos’è l’amore, ma quando si tratta di romanticismo, conosciamo molto bene come vanno le cose nel mondo felino per puntare tutto su una gatta sola. Perciò siamo pragmatici. Personalmente trovo attraenti diverse gatte, anzi la maggior parte, ma non sono così ingenuo da pensare che saremo monogami per tutta la vita. I gatti possono stare insieme solo per pochi giorni,  o settimane, o mesi se siamo fortunati, ma a quel punto o arrivano i gattini o passiamo ad altro. Se gli umani non si fissassero a voler rimanere a tutti i costi con una sola persona scoprirebbero che la vita è un po’ più semplice. Il gatto che aggiustava i cuori Rachel Wells Giudizio: 😑

Giornata mondiale della Terra

Perle dai libri #95

Lui sollevò pigro una di quelle sue braccia muscolose e si passò una mano tra i capelli lunghi. Pareva il ritratto vivente di un uomo rilassato e senza alcuna preoccupazione. «Oh, bentornata», la salutò con una certa soddisfazione, notando il suo volto costernato. «Hai fatto acquisti?», gli chiese, indicando lo schermo gigante appeso alla sua parete. «Bello, vero?», osservò con un sorriso a trentadue denti. Cercò di nascondere tutto l’orgoglio che provava per averle giocato un simile tiro mancino, ma fallì miseramente. Sara alzò gli occhi al cielo. «Mi vuoi spiegare perché ti ostini a spendere soldi che sostieni non bastarti mai per sciocchezze come un televisore nuovo? In casa mia?», domandò alzando la voce. Si considerava una donna ragionevole, ma la convivenza forzata e i suoi assurdi giochetti stavano iniziando a logorarla. E non poco. Ethan non fece caso alla sua rabbia e si mise seduto per farle posto sul divano. Lei rimase però in piedi, limitandosi ad appoggiare la

Perle dai libri #94

E c’era qualcosa che rendeva quel silenzio ancora più inquietante. Il fatto che Paul Hanningan potesse scomparire dalla faccia della terra senza destare il minimo interesse o preoccupazione andava contro tutto quello che mi avevano insegnato sulla sacralità della vita umana. Non avrebbe dovuto essere così. La morte di anche solo una persona, di un individuo, indipendentemente da quanto fosse insignificante la sua esistenza, era qualcosa di molto serio. Il nostro insegnante di religione una volta ci aveva chiesto:  «Immaginate di poter porre fine alla vita di uno sconosciuto semplicemente premendo un pulsante dalla vostra poltrona, Nessuno vi scoprirà né vi punirà. Lo fareste? Premereste il pulsante? ». Avevo risposto con un deciso «no» perché ero convinta che la scomparsa di anche un solo individuo fosse un fatto molto grave, che in qualche modo impercettibile ma profondo la struttura dell’universo sarebbe cambiata in peggio se quell’ipotetico sconosciuto fosse morto. Eppure Pa

Formidable - Stromae

Formidable, fooormidable  Tu étais formidable, j'étais fort minable  Nous étions formidables  Formidable  Tu étais formidable, j'étais fort minable  Nous étions formidables  Eh le bébé, oups : mademoiselle  Je vais pas vous draguer, promis, juré  J'suis célibataire et depuis hier putain  J'peux pas faire l'enfant mais bon c'est pas... eh revient !  5 minutes quoi j't'ai pas insulté, j'suis poli, courtois  Et un peu fort bourré et pour les mecs comme moi  Vous avez autre chose à faire, vous m'auriez vu hier  Où j'étais  Formidable, fooormidable  Tu étais formidable, j'étais fort minable  Nous étions formidables  Formidable  Tu étais formidable, j'étais fort minable  Nous étions formidables  Eh tu t'es regardé, tu t'crois beau  Parce que tu t'es marié,  Mais c'est qu'un anneau mec, t'emballes pas,  Elle va t'larguer comme elles font chaque fois  E

Perle dai libri #93

Quando lui estrasse la pistola, Giorgi e suo padre rimasero come paralizzati. La puntò dritta sopra il tavolo e sparò. L’esplosione fu breve e secca. Il corpo del padre di Giorgi sobbalzò, e le gambe della sua sedia raschiarono il pavimento. Il padre di Giorgi chinò la testa e fissò il buco nel tovagliolo  che pendeva dal suo petto. Poi il tovagliolo fu aspirato dal suo petto, mentre il sangue si allargava come un fiore rosso su un pezzo di stoffa bianco. «Guardami» disse lui a voce alta, e il padre di Giorgi automaticamente alzò la testa. Il secondo colpo fece un piccolo buco nero in mezzo alla fronte, poi la testa cadde in avanti e sbatté sulla palacinka con un suono smorzato. Lui si girò verso Giorgi che lo fissava con gli occhi spalancati e la bocca aperta. Una riga rossa gli correva lungo la guancia. Gli ci volle un secondo prima di capire che era la marmellata della palacinka schizzata dal piatto del padre. Rimise la pistola in tasca e si alzò. «Devi ucci

Perle dai libri #92

Ryan alzò le mani lentamente. Non sapeva che cazzo fosse successo lì dentro, ma era preparato a vedere quel pezzo d’uomo lanciarsi dalla sedia e avventarsi contro di lui. Invece Oxley bevve con calma un altro sorso. Jack abbassò le mani. «Che.. che cos’è successo?» «Intendi poco fa?» Ryan annuì, con gli occhi sgranati, incredulo. «Il figlio del Presidente degli Stati Uniti è appena entrato nella mia cucina.» Oxley era passato da fare lo stronzo a fare il furbo. Ryan non era troppo sicuro che fosse un progresso, ma almeno così parlava. Entrò nell’appartamento e si chiuse la porta alle spalle. «Intendevo prima, ovviamente.» «Oh. Questi due? Si sono scontrati con il mio tirapugni, si sono rialzati per avere un’altra passata, l’hanno avuta, e non si sono più rialzati.» Ryan si inginocchiò accanto a loro, controllò il battito cardiaco, ma non lo sentì. Oxley lo osservò mentre lo faceva, con il viso seminascosto dalla tazza. Abbassò lentamente il tè, appoggiandoselo in g

Perle dai libri #91

Da: Cristian Grei A: Antonella Stasi Oggetto: PARAPLEGIA Mi sono buttato dalla finestra del bar di Cesare e sono atterrato su un'Audi indemoniata che non la finiva più di suonare e lampeggiare. Mi sono sicuramente fratturato almeno sette vertebre lombari. Adesso devo correre via per un servizio, ma dopo posso passare così mi dai un'occhiata? Cris _____________________________________________________________________ Da: Antonella Stasi A: Cristian Grei Oggetto: Re: PARAPLEGIA Mr Grei, solo tu puoi riuscire a correre con sette vertebre fratturate! Okay, ti aspetto sveglia, ma solo perché muoio dalla voglia di sapere per quale motivo ti sei buttato dalla finestra del bar di Cesare. Tony PS: Comunque, per la cronaca, le vertebre lombari sono cinque. Ma forse Mr Grei ne ha in dotazione due in più rispetto al modello base. Chissà se ha anche il cambio Shimano... L'importanza di chiamarsi Cristian Grei Chiara Parenti Giudizio:

Perle dai film - Fast & Furious 7

Tu sarai sempre con me. E sarai sempre mio fratello.. Un tempo vivevo la mia vita un quarto di miglio alla volta, ed è per questo che eravamo fratelli.. perché lo facevi anche tu. Fast & Furious 7 Film azione In questa scena: Vin Diesel ( Dominic Toretto ) Paul Walker ( Brian O'conner ) Colonna sonora

Perle dai libri #90

«Così sia» disse Wrath, fulminando poi Zsadist con un’occhiataccia torva. «E adesso veniamo alla tua stramaledetta vita amorosa.» Z, in piedi dietro al suo gemello, si fece avanti con tutta calma. «Se c’è qualcuno che si è scopato la figlia di Darius, quello sei tu, non io. Qual è il problema?» Un paio di fratelli imprecarono sottovoce. Wrath scoprì le zanne. «Questa te la farò passare, Z, solo perché so quanto ti piace essere picchiato, e non sono dell’umore adatto per farti felice» ribatté, e si mise in posizione di attacco, nel caso l’altro vampiro gli si fosse avventato contro. «Voglio che tu ti dia una calmata con le puttane. O per lo meno vedi di non lasciare tracce in giro, dopo che hai finito.» «Cosa stai farneticando?» «Non abbiamo bisogno di attirare l’attenzione.» Zsadist si voltò a guardare Phury, il quale disse: «I cadaveri. La polizia li ha trovati.» «Quali cadaveri?» Wrath scosse la testa. «Cristo, Z, pensi davvero che gli sbirri sorvoleranno su d

Perle dai libri #89

Lancia il sale e si pulisce le mani sul grembiule. Mi chino per raccogliere il contenitore mentre lei si abbassa per pulire il sale da terra. E’ un attimo, ci urtiamo con la testa. Lei si preme una mano sul punto dolente e io mi ritrovo ad accarezzargliela. Le domando se sta bene, le porgo le mie scuse. Ci rialziamo in piedi e, per la prima volta, la vedo ridere. Santo cielo, è bellissima, anche se la sua risata è incerta, sembra che stia per scoppiare a piangere da un momento all’altro. Una volta uscivo con una ragazza con un disturbo bipolare. Poteva essere tanto euforica da voler conquistare il mondo e subito dopo talmente depressa da non voler nemmeno alzarsi dal letto. Mi chiedo se il giudice Dennett, da quando è iniziata questa storia, abbia mai messo almeno una volta un braccio intorno alle spalle della moglie per dirle che si sarebbe sistemato tutto. Quando si riprende, le dico: «Immagini che Mia ritorni stasera, che si presenti alla porta e non ci sia niente da mangi

L'amore esiste - Francesca Michielin

Può nascere dovunque Anche dove non ti aspetti Dove non l’avresti detto Dove non lo cercheresti Può crescere dal nulla e sbocciare in un secondo Può bastare un solo sguardo per capirti fino in fondo Può invadere i pensieri andare dritto al cuore Sederti sulle scale Lasciarti senza parole L’amore ha mille steli L’amore è un solo fiore Può crescere da solo Esaurire come niente perché nulla lo trattiene o lo lega a te per sempre Può crescere su terre dove non arriva il sole Apre il pugno di una mano cambia il senso alle parole L’amore non ha un senso L’amore non ha un nome L’amore bagna gli occhi L’amore scalda il cuore L’amore batte i denti L’amore non ha ragione E' grande da sembrarti indefinito Può lasciarti senza fiato Il suo abbraccio ti allontanerà per sempre dal passato L’amore mio sei tu L’amore mio sei... L’amore non ha un senso L’amore non ha un nome L’amore non ha torto