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Visualizzazione dei post da 2015

Perle dai libri #86

Ottavia lo guardò con un filo di preoccupazione. - Quindi? - Farebbe comodo a tanti se dichiarassimo che non siamo all'altezza, così quelli che vogliono mettersi in mostra potrebbero finalmente sorridere alle telecamere. L'idea è che tutti si sentirebbero rassicurati se a occuparsi del caso fossero gli investigatori veri , quelli bravi  e competenti , invece dei Bastardi di Pizzofalcone. Aragona spalancò gli occhi: - Hanno detto così, capo? - Non in modo esplicito. Ma facevano i premurosi: Palma, sei sicuro che ce la fate? Palma, non ti preoccupare, ce la vediamo noi. Palma, nessuno ti potrà rimproverare, stai tranquillo, in fondo, con le risorse che ti sono state date... L'imitazione del tono sussiegoso e fintamente confidenziale del questore strappò un sorriso generale, nonostante l'inquietudine che regnava fra i presenti. Il marchio. Quando sarebbero riusciti a cancellarlo? - E tu che hai risposto? - domandò Pisanelli. - E che dovevo rispondere? Li

Perle dai libri #85

Lasciò altri graffi sulla parete - quanto sarebbe piaciuta questa cosa a Sam - e si voltò di scatto sul fianco. Dopodiché il suo corpo compì la magia. La pelle ribollì e si tese, l'affilata bocca di lupo si spalancò per il dolore. Cole rotolò sulla schiena, affannato. Restò sul pavimento nelle sue sembianze umane come una balena spiaggiata; sulle braccia spalancate si notavano i ricordi rosa di vecchie ferite. Poi riaprì gli occhi e mi guardò. Avvertii un groppo allo stomaco. Cole aveva ritrovato il viso di sempre, eppure i suoi occhi erano ancora animali, assorti in pensieri lupini. Alla fine strizzò le palpebre, e dal modo in cui atteggiò le sopracciglia capii che era tornato a vedere. «Bel trucchetto, eh?» disse con la voce un po' roca. «Ho visto di meglio» risposi con disinvoltura. «Che fai?» Cole non si mosse; si limitò ad aprire i pugni e allargare le dita. «Esperimenti scientifici. La cavia sono io. Una storia lunga ma avvincente.» «Sei ubriaco?» «Può

Top Ten Opening

Stamani ero al market che gironzolavo tra gli scaffali cercando strenuamente di ricordare tutto quello che avevo inserito in una lista della spesa mentale (dovrei affidarmi a quella scritta, lo so.. ma non lo faccio. Per il 20% perché sono pigra. Per il restante 80% perché ho la certezza che la lascerei sul tavolo. Dunque.. che senso ha perderci tempo a stilarla? ^^ ), con la sensazione, manco tanto vaga, di star dimenticando qualcosa che, mi sarei accorta troppo tardi (una volta arrivata a casa!!), fosse di vitale importanza. Comunque ero lì che scandagliavo gli scaffali quando dagli altoparlanti, che diffondono consigli per gli acquisti intervallati da musica, è partita la sigla di... Happy Days XD Un telefilm vecchissimo che non mi è mai piaciuto e non ho mai guardato. Quella canzone, però, ha evocato altre serie TV che ho visto e che ho amato. Un viaggio mentale nostalgico che è giunto, via via, ai tempi odierni. Ancora mi piacciono le serie TV e ne seguo un discreto numero,

Perle dai libri #84

Non ci furono più incertezze. Né indugi, né attese. Michele sembrava sapere esattamente ciò di cui lei aveva bisogno. Non era mai stata paziente, e non le piacevano le sorprese. I pupazzi a molla che uscivano dalle scatole l'avevano sempre terrorizzata. Michele fece in modo che quell'esperienza non fosse così. Le prese la testa tra le mani e in un solo istante proiettò a capofitto la sua coscienza in un altro mondo. Rhiannon vide tutta la storia scorrere davanti ai suoi occhi come un film. Ogni scena raccontava un dettaglio, e ogni dettaglio altre dieci storie. Vide il suo regno, quello di Michele. Vide il luogo dove lui e gli altri della sua specie risiedevano una volta, in una dimensione molto lontana, radicalmente diversa da quella dove era vissuta lei. Assisté a creazioni, distruzioni, fu testimone di errori commessi, di battaglie perse, di guerre vinte. Vide gli anni passare, il tempo scorrere inesorabilmente, lento quando avrebbe dovuto essere veloce e ancora più ve

Diario delle vacanze 7 - Dublino

Dil ancora zompetta felice. E ne ho tutte le ragioni, credetemi. ^_^ Ho trascorso un meraviglioso weekend lungo a Dublino, in visita alla mia Sisterina per la prima volta. Io e la Sister ci siamo organizzate praticamente last minute e abbiamo deciso di mollare mariti e figli per concederci una mini vacanza con sorpresa. Più di una sorpresa. La prima sorpresa l'ha fatta a noi la compagnia aerea, nello specifico Raynair (con la quale, è doveroso puntualizzarlo, abbiamo viaggiato sempre bene in passato) , che ci ha onorate di ben 4 ore abbondanti di ritardo nella partenza. La seconda sorpresa l'abbiamo fatta noi alla piccolina (e questa era programmata) arrivando a casa sua senza preavviso (con la complicità del cognatino ben disposto ad appoggiarci e coprirci!), nel cuore della notte!! I programmi erano diversi, ovviamente. Saremmo dovute essere a Dublino ad un orario decente. Comunque è stato bellissimo <3 una vera gioia abbracciare la Sisterina, ed essere riuscita, f

The Walking Dead 6 - In arrivo!

" Con chi credi di avere a che fare?" Oh my god! CisiamoCisiamoCisiamo. Dil agita i pon pon Viaggio ai confini dell'isteria, come ad ogni ripresa di questa serie TV fantastica e stupenda e favolosa e... insomma, ci siamo capiti: THE WALKING DEAD. A poco più di tre giorni dall'inizio della sesta stagione, sono curiosissima di scoprire che piega prenderanno gli eventi. Mi sono tenuta rigorosamente alla larga da possibili spoiler che si sprecano. Non mi andava di leggere le varie anticipazioni. Preferisco scoprire via via. Del tutto a sorpresa. Immagino tutti voi appassionati come me abbiate guardato, almeno una volta (questo l'ho guardato almeno 1.000.000 di volte!) il trailer della sesta stagione. In ogni caso, se mai vi fosse sfuggito, eccolo... Stuzzicante, vero? :D Credo che ciò che si evince di più da questo video sia che... Rick sembra sempre più folle. Ed io non sono mica tanto sicura che sto tipo

Perle dai libri #83

In Epilogo , il poeta Robert Lowell chiede: «Eppure, perché non dire ciò che è accaduto?» Per rispondere alla domanda, signor Lowell: non ne sono sicuro. Forse nessuno può dirlo. Tutto quello che so è quello che mi vado chiedendo: quali delle mie sensazioni sono reali? Quale versione di me è quella vera ? C'è soltanto una versione di me che mi è realmente piaciuta, ed era un Finch che valeva, che è rimasto sveglio finché ha potuto. Non ho potuto salvare il piccolo esemplare di cardinale rosso e mi sono sempre sentito responsabile della sua morte. In un certo senso è così: eravamo noi, io e la mia famiglia; era la nostra casa a essere stata costruita dove un tempo c'era l'albero al quale il cardinale rosso cercava di tornare. Ma probabilmente nessuno avrebbe potuto salvarlo. Sei stato in ogni senso per me tutto ciò che una persona può essere... Se qualcuno avesse potuto salvarmi questo qualcuno eri tu. Prima di togliersi la vita, Cesare Pavese, il poeta che credeva

Buon compleanno, Blog ^_^

Ohhh... da non credersi, in quattro anni questa è la prima volta che ricordo di festeggiare il mio blog! Sono passati quattro anni da quel primo post. Quattro anni. Quattro anni di condivisione. Quattro anni di risate. Quattro anni di chiacchiere. Quattro anni di immagini. Quattro anni di musica. Quattro anni di libri. Quattro anni di parole. Quattro anni di pensieri. Quattro anni di idee. Quattro anni di sfogo. Quattro anni di emozioni. Quattro anni di compagnia. Quattro anni di follia. Quattro anni di vita. Quattro anni di Dillina. Auguri Blog! ^_^

Perle dai libri #82

Calla si sistemò, attorcigliando la seta attorno all'altra coscia. «Chi è Ronan? Quello carino?» Blue e Gansey si scambiarono uno sguardo. Quello di Blue diceva: Mi dispiace così tanto. Quello di Gansey: Sono io quello carino? Calla continuò a girare quasi impercettibilmente. Mentre volteggiava in aria diventava sempre più evidente che non fosse la donna più magra del pianeta, ma aveva gli addominali che wow. «Maglietta Coca-Cola?» Intendeva Adam. Indossava una maglietta rossa della Coca-Cola alla prima lettura, e sarebbe sempre stato identificato di conseguenza. Ronan ringhiò piano: «Il serpente». La rotazione di Calla terminò proprio nel momento in cui lo disse. Si guardarono a lungo, lui in piedi, lei al contrario. Motosega, sulla spalla di Ronan, girava la testa per vedere meglio. Non c'era nulla di amichevole in Ronan: la sua meravigliosa bocca disegnava una linea crudele, il tatuaggio spettrale spuntava dal collo della maglietta nera e aveva il corvo premuto

Naruto & Sasuke - See You Again

Perle dai libri #81

... Non ho nessuno con cui parlare, a cui confidare l'orrore che mi invade l'anima giorno dopo giorno. A volte vorrei tornare indietro, ripercorrere i miei passi nel tempo. È in quei momenti che più comprendo quanto la mia paura e la mia tristezza non possono paragonarsi alle sue, che lui ha bisogno di me e che, se non ci fossi, la sua luce si spegnerebbe per sempre. Chiedo solo a Dio di darci la forza per sopravvivere, per sfuggire alla portata dell' ombra che incombe su di noi. Ogni riga che scrivo in questo diario mi sembra l'ultima. Per qualche motivo, Irene scoprì che aveva voglia di piangere. In silenzio, versò le sue lacrime in ricordo di quella signora invisibile il cui diario aveva acceso una luce dentro di lei. Ciò che il diario rivelava sull'identità della sua autrice stava in due parole all'inizio della prima pagina. Alma Maltisse Poco dopo, Irene vide la vela del kyaneos squarciare la nebbiolina facendo ritra verso la Casa del Capo.

Perle dai libri #80

Morivo dalla voglia di guardare anch'io, ma capii che sarebbe stato un po' troppo palese. «Hai idea di chi siano?» «No. Forse vogliono il tuo numero di telefono» rispose Roth. «Saranno membri del tuo fan club.» Una volta aveva detto che sarebbe stato il presidente del mio fan club, che era una cosa stupidissima, ma il cuore mi si strinse nel ripensarci, perché in realtà per lui non aveva significato nulla. Inspirai l'aria frizzante della sera. «Cosa facciamo?» «Hai la macchina nel parcheggio coperto, giusto?» a Zayne. Gli lanciai un'occhiata interrogativa e lui mi strizzò l'occhio. «Vi stavo seguendo.» «Fantastico.» La mano di Zayne scivolò fuori dalla mia e si posò sulla parte bassa della schiena. «Quindi sei un Demone e uno stalker. Fantastico.» «Bella battuta, Mr. Roccia.» Roth ridacchiò nel sentire il ringhio sommesso di Zayne. «Vediamo se ci seguono anche lì. Cosa potranno mai fare di così brutto? Sono umani.» Non volevo soffermarmi a pensare a

Perle dai film - L'attimo fuggente

Oh, Capitano, mio Capitano! E' proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete non considerate soltanto l'autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice: molti uomini hanno vita di quieta disperazione. Non vi rassegnate a questo! Ribellatevi. Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno. L'attimo fuggente Film drammatico In questa scena Robin Williams ( John Keating ) Colonna sonora

Perle dai libri #79

«Come fai a sapere che qualcuno si farà male?» Roth inclinò la testa di lato, e una cascata di riccioli neri come l'ala di un corvo gli coprì la fronte. «Non hai mai aspettato di vedere cosa avrebbe fatto un demone, vero?» Stavo per tirare fuori una scusa, ma poi mi voltai, concentrandomi sul Pandemone. Il punkettone, che aveva un'appariscente cresta verde, si passò una mano sulla mascella mentre guardava l'operaio saltare giù dal ponteggio e dirigersi verso un'altra area delimitata da una rete arancione. L'uomo prese una specie di sega, facendola ondeggiare mentre rideva per qualcosa che il suo collega aveva detto. «Aspetta di vedere cosa succede, prima di giudicarlo.» Roth alzò le spalle. «Non farà del male a nessuno.» Gli lanciai un'occhiataccia. «Non lo sto giudicando.» Roth inclinò nuovamente la testa. «Vuoi che faccia finta di non sapere quali ignobili azioni compi dopo la scuola?» «Ignobili?» alzai gli occhi al cielo. «Io mi limito a marcar

Perle dai libri #78

Gamberetto era un po' così. Doveva parlare di tutto. Ma era solo in un determinato contesto che la cosa mi disturbava: a letto. Perché mentre mi tintillava mandandomi in totale sollucchero, era capace di chiacchierare di qualunque cosa. A volte parlava persino di quel che stavamo facendo, il che mi metteva alquanto in imbarazzo: «Mmmmh.. mi chiedo se il gomito sia una zona erogena o se sei tu che lo rendi tale.. Lo sapevi che la Duchessa di Nivers aveva disegnato una mappa dei suoi genitali e l'aveva dipinta ad acquerello in modo che i suoi amanti potesserlo soddisfarla più facilmente?». Era inarrestabile. E a me non veniva mai in mente niente da dire. Fino a quella sera in cui ho incontrato la tipa degli schedari. All'inizio non sembrava intenzionata a fare niente, anche se voleva dormire con me. Si è spogliata e si è stesa supina nel mio letto con lo sguardo al soffitto, nel silenzio più assoluto. E dato che per me è ancora una festa solo averla accanto, non sono r

What are you waiting for? - Nickelback

"Believe in every dream that you've got you're only livin' once so tell me What are you, what are you waiting for?"

Diario delle vacanze 6 - La Reggia di Caserta

Dillina di ritorno (da un bel po' ma impedimenti di natura tecnica hanno ritardato la stesura di questo post in maniera quasi vergognosa!) dalle vacanze. Quest'anno niente mare. In realtà, a parte la tanto sospirata visita alla Reggia di Caserta, c'è ben poco da annotare. Abbiamo, sostanzialmente, fatto un tour dai parenti. Una mattinata al mare, una mattinata in piscina e poi tante pizze e cibo locale, che in Friuli possiamo soltanto sognare (a meno di non volersi accontentare di pallide e insapori imitazioni). Ma veniamo al punto centrale delle mie vacanze 2015. Reggia di Caserta.

Perle dai libri #77

Il posto risultò essere la statua di Alice nel paese delle meraviglie a Central Park, che come Amy mi aveva raccontato - me l'aveva detto, era sicura di avermelo ripetuto molte volte - da bambina non mancava mai di infonderle allegria. Non ricordavo che me ne avesse parlato. Sono sincero, non lo ricordavo affatto. Soffro di un leggero deficit dell'attenzione, e ho sempre trovato mia moglie abbacinante, nel senso letterale del termine: la sua intensità e la sua brillantezza mi confondono la vista, annebbiano le mie facoltà. Mi bastava esserle vicino e sentirla parlare, non  sempre badavo a quel che diceva. Avrei dovuto, però non ci riuscivo. Ora della fine della giornata e dello scambio dei regali veri e propri - che la tradizione impone siano fatti di carta allo scadere del primo anno di matrimonio - Amy non mi parlava più. «Ti amo, Amy, lo sai che ti amo» le ripetevo, seguendola tra i turisti piantati in mezzo al marciapiede, ignari e con l'espressione imbambolat

Naruto

Oh.. finalmente sono riuscita a recuperare le foto dai vari dispositivi (alcuni per altro non miei!!! XD ) con cui le avevo  scattare e posso presentarvi la mia adorabile new entry! Naruto Si chiama Naruto :) È nato il 24 maggio ma io l'ho adottato che non aveva ancora compiuto un mese. Era piccoliiiissimo. Come nella foto, insomma. Purtroppo non ho potuto fare altrimenti poiché la famiglia della mamma di Naruto doveva rimpatriare e la cucciolata (4 micini stupendi <3) andava affidata prima della partenza. I primi tempi è stata un po' dura. Un po' come avere un neonato da accudire e crescere. Ci sono state le poppate notturne (letteralmente! Con latte in polvere e biberon), pipì a caso nei posti più impensati e nanna su un cuscino, rigorosamente sul lettone con me ^^ Ma è durato poco. Il piccoletto tutto pappa e nanna è cresciuto a vista d'occhio. Quando l'ho portato a casa pesava poco meno di 500 gr. Oggi kg 1,130. Ed è un peperino!!! Ve