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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Sense8 - Gay Pride

Grazie. Grazie! Grazie San Paolo! Grazie. (Lito! Lito! Lito! Lito!) Volevo dirvi che sono molto onorato di essere qui. Questo non è vero.. A essere sincero io.. non ho mai avuto tanta paura quanta ne ho adesso. Per tutta la vita, ho dovuto fingere di essere chi non ero. E per diventare chi volevo diventare, non potevo essere chi sono. Io sono un uomo gay. Non avevo mai detto queste parole in pubblico prima. Io sono un uomo gay. IO SONO UN UOMO GAY. IO SONO UN UOMO GAY! Per quale motivo avevo tanta paura di dirlo? Perché so che la gente ha paura delle persone che sono diverse da loro e.. ammettere che io sono diverso, e rifiutare di fingere di essere chi non sono, può costarmi una carriera costruita fingendomi chi non sono, il che è un po' folle a pensarci, ma io l'ho fatto. Io l'ho fatto. Per anni ho vissuto nel mondo fittizio di un set cinematografico, mai osando immaginare che un giorno, avrei potuto avere il coraggio di fare una cosa come questa...

Perle dai libri #153

C'erano corse, sussurri nell'oscurità, tintinnii e fischi di bombolette, odore di pittura fresca, centinaia di macchie rosse che sgocciolavano dai muri come sangue sulla neve. A diversi incroci vidi passare lampi di luci della polizia e sentii sirene che laceravano l'aria gelida. Tutto il centro sembrava sul piede di guerra, devastato da una turba di vagabondi rapidi e clandestini, commando senza volto che si lasciavano alle spalle una scia implacabile di cuori rossi di tutte le dimensioni, in via Mazzini, sulla chiesa di Santa Maria della Scala, su quella di San Tomio, nella via della casa di Giulietta, sulla statua di Dante a piazza dei Signori, su palazzo Maffei, sulla colonna del leone di Venezia. Quel bombing sistematico della città non rispettava niente. Quando arrivai a piazza delle Erbe, che in quel momento stavano occupando i carabinieri - c'erano reparti antisommossa con caschi e manganelli, e gruppi di writers bloccati con le mani al muro e zainetti con bomb

Perle dai libri #152

Marnie L'ha lasciata sul frigo. La mia paga della settimana e una lettera in cui mi dice che è nei casini, e poi è arrivata la polizia. Mi hanno lasciato tenere i soldi, ma si sono presi la lettera. Gli sbirri sono fatti così. Cara Marnie, ho avuto un'emergenza e devo andarmene. Sei molto giovane, Marnie, ed essere giovani è un bene prezioso, che ti sfugge presto di mano,  e vorrei che non dovessi pentirti dei giorni che hai perso, è una cosa che fa piangere molto. Ti voglio bene, Mernie. Voglio bene a Nelly. E manda i miei più cari saluti a Lennie. Vlado Un altro nome nella lista degli assenti. Fra poco finirà lo spazio. La morte delle api Lisa O'Donnell Giudizio: 😊💗

Perle dai libri #151

Per qualche minuto camminiamo in silenzio. Però so che Tony non ha lasciato cadere l'argomento. Infine domanda: «Sei sicuro che sia una cosa sana?» «Secondo me è un bene che abbia sputato il rospo» dico. «Non sto parlando di lui. Sto parlando di te.» Non capisco. «E' lui che mi ha chiesto aiuto. Perché non dovrebbe essere una cosa sana per me?» Tony si stringe nelle spalle. «Il fatto è che questa volta non sono vulnerabile» spiego. «Non provo più nulla per lui in quel senso.» «L'altra volta sapevi di essere vulnerabile?» A questo posso rispondere tranquillamente. «Sì. Certo. E' così quando sei innamorato.» Tony sospira. «Io non posso saperlo.» Anche in lui c'è qualcosa di simile a quella parte di me che sente la mancanza di Noah. La differenza è che il suo desiderio non ha nome né volto.  «Un giorno il tuo principe arriverà» lo rassicuro. «E la prima cosa che gli dirò sarà: perché ci hai messo tanto?» Boy Meets Boy David Levithan

Perle dai libri #150

Ragnor strizzò gli occhi per vedere meglio. Raphael ricambiò con uno sguardo sbieco. Si percepiva una certa tensione nell'aria. - Oh, Magnus - disse Ragnor, coprendosi subito gli occhi con una grande mano verde - Oh, no, no. - Eh? - disse Magnus, sconcertato. Ragnor abbassò bruscamente la mano. - No, certo, hai ragione. Che sciocco. E' un vampiro. Dimostra solo quattordici anni. Quanti anni hai? Scommetto che in realtà sei più vecchio di noi due messi insieme, ah-ah-ah. Raphael guardò Ragnor come se fosse pazzo. Magnus fu quasi sollevato nel vederlo guardare così qualcun altro, tanto per cambiare. - Avrei compiuto sedici anni qualche giorno fa - disse lentamente il ragazzo. - Oh, Magnus! - gemette Ragnor. - Ma è disgustoso! Ma come hai potuto? Hai perso il cervello? - Eh? - ripeté Magnus di nuovo. - Avevamo concordato che diciotto anni era l'età limite - disse ancora Ragnor. - Tu , io e Catarina abbiamo fatto un patto. - Un pa..? Oh, aspetta un attimo. T

Evak - Skam s3e9 - O helga natt Nils Bech

O helga natt, o helga stund för världen, då Gudamänskan till jorden steg ned! För att försona världens brott och synder, för oss han dödens smärta led Och hoppets stråle går igenom världen, och ljuset skimrar över land och hav Folk, fall nu neder, och hälsa glatt din frihet O helga natt, du frälsning åt oss gav O helga natt, du frälsning åt oss gav Ty frälsar'n krossat våra tunga bojor Vår jord är fri, himlen öppen nu är Uti din slav du ser en älskad broder, och se, din ovän skal bli dig så kär Från himlen bragte frälsaren oss friden, för oss han nedsteg i sin stilla grav Folk, fall nu neder, och hälsa glatt din frihet O helga natt, du frälsning åt oss gav O helga natt, du frälsning åt oss gav O helga natt - Nils Bech 💗 Evak 💗

Perle dai libri #149

Elvira Neri non credeva ai suoi occhi. Non aveva mai assistito a una scena del genere. Era rimasta con la bambina tra le braccia sul sagrato, per evitare la calca. La guardò per vedere se stesse bene. La piccola sorrise. Era il volto dell'innocenza. Sorrideva beata, per nulla turbata dalla follia collettiva che le si stava scatenando intorno. Guardandola, Elvira cominciò a ridere. Piano, dapprima, cercando di trattenersi. Ma, come accade in questi casi, più cercava di controllarsi e peggio era. E così a un certo punto straripò, e rise a gola piena, come non le capitava più da tempo. Fu come un lento contagio. Quelli accanto la seguirono subito. E la stessa cosa fecero quelli più in là. In breve, tutta la piazza rideva. Vecchi e bambini, donne e uomini, residenti e turisti, anche i chierichetti, che non capivano bene cosa stesse succedendo, ridevano confusi e inconsapevoli, come in un gigantesco rito liberatorio. Il vescovo si guardò intorno, sgomento. Ma cosa stava accadendo a B

Perle dai libri #148

Zagor, che volava sempre più in alto o, meglio, che avrebbe desiderato tanto continuare a volare sempre più in alto, finì dritto come una palla di fucile nelle acque del lago di Bolsena e non lo trovarono più. Davvero, non lo trovarono più. I vigili del fuoco mandarono sommozzatori per una settimana e più, ma niente. Zagor passò alla storia del deltaplanismo italiano, mentre il nostro collega passò direttamente alla leggenda, e al giornale venne chiamato per anni l'Innominabile, nel timore di ripercussioni fisiche anche solo a pronunciarne il nome. Ma lui faceva le previsioni meteo e io facevo la cronaca giudiziaria. Che qualcosa, però, avevano in comune. Entrambe portavano tempesta e facevano infuriare la gente. Disperato, infilai la testa sotto il cuscino pensando che ero andato a letto alle due per colpa della quarantaduesima visione del Signore degli Anelli  che avevo voluto seguire fino alla fine. Come se non lo avessi saputo, come andava a finire. Come se non lo

11 Settembre 2001

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Evak - Skam s3e8 - High for this The weeknd

You don't know What's in store But you know what you're here for Close your eyes Lay yourself beside me Ohh Hold tight For this ride We don't need no protection Come on love We don't need attention Open your hand Take a glass Don't be scared I'm right here Even though You don't roll Trust me girl You wanna be high for this Take it off You want it off 'Cause I know What you're feeling It's okay, Girl I feel it too Let it beat Baby breathe I swear I'm right here We'll be good I promise, we'll be so good Ehh Open your hand Take a glass Don't be scared I'm right here Even though You don't roll Trust me girl You wanna be high for this You wanna be high for this You wanna be high for this You wanna be high for this yeahh ey oh You wanna be high for this High for this - The weeknd 💗 Evak 💗

Sense8

Grandiosi. Li amo! 💗

Perle dai libri #147

Tony era uno stupido, o forse qualcosa di peggio. Il suo comportamento con le donne sembrava guidato da impulsi psicopatici; sapeva essere buono e simpatico, ma quando c'erano di mezzo le donne cambiava completamente. Anche Thoros, sempre così equilibrato, si mostrava irrazionalmente egocentrico e possessivo riguardo quella sua preziosa proprietà. In effetti, sembrava che tutti fossero sospinti da impulsi strani e irrazionali, al punto che Emilio cominciava ad apparire l'unica persona di tutto il dannato gruppo con la testa sulle spalle. E nessuno gli dava retta. Era esattamente come in Vietnam. Le circostanze eccezionali cambiano le persone, le rendono peggiori o migliori di come potrebbero essere. Era tutto sottosopra, tutto incasinato... Ma lui avrebbe rivisto Tiffany e in qualche modo questo sarebbe stato utile. Non sapeva come e perché, ma sapeva perlomeno che qualcosa avrebbe avuto senso. Il brivido dei tropici Cathy Cash-Spellman Giudizio: 😊 

Perle dai libri #146

«Sei felice?» In quello spazio di confine tra terra e mare, le venne in mente la trattativa di una casa. Una coppia bramava un appartamento vicino al mare, dalle parti di Trani, ma non riusciva ad arrivare alla cifra richiesta. La proprietaria lo venne a sapere. Erano ragazzi che conosceva di vista, e potendoselo permettere abbassò sorprendentemente il prezzo. Ci mise un po' a decidersi, tergiversava, diceva che ci doveva pensare, che in fondo non aveva fretta che forse non l'avrebbe più venduta. Poi un giorno la signora aveva incontrato i ragazzi per strada, mano nella mano, mentre guardavano i prezzi fuori da un ristorante. Così chiamò l'agenzia e fece il più grande regalo della sua vita, senza una ragione precisa. Quando Chiara incontrò i due per dirglielo, non riuscivano a crederci, e fu il ragazzo a commuoversi. In quel momento capì cos'era la felicità, e si chiese se si sarebbe mai sentita così. «Allora, sei felice o no?» «Ci sto pensando...» «Se ci stai

Perle dai libri #145

«Lo sai? Anche a Roma a marzo piove..» fece Rocco. Italo alzò gli occhi al cielo. Era il momento della suonata nostalgica di Rocco Schiavone. Sospirò guardando la strada e si mise in ascolto. Altro non poteva fare. «Solo che non è più una pioggia fredda. E' tiepida. Fa bene ai fiori e ai prati. Basta un raggio di sole e quelli si riempiono già di margherite. Ti devi coprire, ma è bello andare in giro per Roma a marzo. E' come quando da piccolo aspettavi un regalo. Sai che sta per arrivare, e quei minuti di attesa sono i più belli. Sei coperto ma lo senti nelle ossa che le cose stanno per cambiare. Che non manca molto alla primavera. Poi ti giri e t'accorgi che le donne l'hanno già avvertita. La primavera. Lo sanno molto prima di te. Un bel giorno ti svegli, esci di casa e le vedi. Dovunque. Ti viene il torcicollo a guardarle. Non si capisce dove sono state fino ad allora. So' come i bruchi e le farfalle. Stanno in  letargo  e poi esplodono e a te gira la testa. A

Evak - Skam s3e8 - 5 fine frøkner Gabrielle

Åh hosianna, Annotate Hevenu shalom Fem fine frøkner ska aldri dra hjem Lyden av noe som slipper oss fri Vi har'sje penger men vi eier allting Å vi trenger ikke verden, for meg og deg e verden Vi trenger ikke verden, for meg og deg e verden Lyden av noe som slipper oss fri Vi har'sje penger men vi eier allting Du får meg til å kjøre meg opp Det e ingenting som kan kjøre meg ned Du får alt til å sprenge i kok D e ingen andre eg heller gjør det her med Fem fine frøkner oppi klubber, oppi klubben, vi befaler Sku det helt opp i himmelen Om det e fem fine fyrer spiller ingen rolle på det Ingen andre eg heller gjør det her med Send meg den derre du vet som får oss til å kjenne det brenner i hele vår kropp Det e som å fly over hele vår by, denne sangen va fet så vi satt an på ny?, mine damer e så stunning Kanskje vi e litt ufyslige Men ka gjør det når det'sje lenger e dag Fem fine frøkner, tre på en rad Dem står al