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Perle dai libri #41

«Rifiuto di credere che prima di essere qualunque altra cosa fossimo stati tutti dei pazzi e degli assassini», proclamò Tom. «Santo cielo, e il Partenone, allora? E il David di Michelangelo? E che cosa dobbiamo dire di quella targa sulla luna che dice 'Siamo venuti in pace per tutto il genere umano'?»
«Su quella targa c'è anche il nome di Richard Nixon», ribatté asciutto Ardai. «Un quacchero, ma sicuramente non un uomo di pace. Signor McCourt, o per meglio dire Tom, non ho interesse a incriminare il genere umano. Se lo facessi, osserverei che per ogni Michelangelo c'è un marchese de Sade, per ogni Gandhi un Eichmann, per ogni Martin Luther King un Osama bin Laden. Limitiamoci a dire che l'uomo è riuscito a dominare il pianeta grazie a due caratteristiche fondamentali. Una è l'intelligenza, l'altra è l'assoluta determinazione a eliminare qualunque cosa o essere vivente lo ostacoli.»
Si protese in avanti guardandoli tutti con occhi scintillanti.
«L'intelligenza dell'umanità finì per avere il sopravvento sull'istinto sanguinario e la ragione finì per avere la meglio sugli impulsi più folli. Anche questo rientra nel concetto di sopravvivenza. Sono dell'opinione che l'ultimo faccia a faccia sia avvenuto nell'ottobre del 1963, a causa di una manciata di missili a Cuba., ma questa è una discussione che dobbiamo lasciare ad un giorno più propizio. Il fatto è che la maggioranza di noi ha sublimato quanto c'è di peggio nel nostro animo fino al momento in cui l'Impulso non ha cancellato tutto esponendo quel nocciolo rosso.»
«Qualcuno ha fatto uscire dalla sua gabbia il Diavolo della  Tasmania», mormorò Alice. «Chi?»
«Nemmeno questa deve essere una preoccupazione», rispose il preside. «Io ho il sospetto che non avessero idea di quello che stavano facendo... o di quanto stessero facendo. Basandosi su quelli che devono essere stati esperimenti frettolosi condotti nell'arco di pochi anni, se non addirittura, mesi, possono aver pensato di scatenare un temporale terroristico. Hanno invece scatenato uno tsunami di indicibile violenza. Che inoltre sta mutando. Per quanto orribili possano apparirci i giorni attuali, può darsi che in un prossimo futuro li considereremo un momento idilliaco tra una tempesta e quella successiva. Questi giorni possono essere anche la nostra sola possibilità di cambiare le cose.»
«In che senso stanno mutando?» volle sapere Clay.
Ma il preside non rispose. Si rivolse invece al dodicenne Jordan. «Per piacere, mio giovane allievo.»
«Sì. Bene.» Jordan rifletté per qualche istante. «La mente cosciente usa solo una minuscola percentuale delle capacità del cervello. Questo lo sapete, vero?»
«Sì», rispose Tom con un pizzico di indulgenza. «Così ho letto.»
Jordan annuì. «Anche tenendo in considerazione tutte le funzioni automatiche che si trovano sotto il suo controllo, più gli elementi dell'inconscio, cioè i sogni, pensiero riflessi, impulso sessuale e tutto il resto, il cervello funziona solo al minimo.»
«Holmes, tu mi sbalordisci» esclamò Tom.
«Non fare il cretino, Tom!» lo apostrofò Alice e Jordan le rivolse un sorriso di ammaliata meraviglia.

Cell
Stephen King




Giudizio: 😊💓

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