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Perle dai libri #67


Brady parcheggia dietro l’angolo alle dieci e cinque, attento a rifornire il parchimetro finché non scatta il segnale verde che indica il massimo della tariffa. In fondo è bastata una multa ad incastrare David Berkowitz, il «figlio di Sam». Recupera dal sedile posteriore una sportina di stoffa. Stampata su un lato, la pubblicità di una catena di supermercati e poco sotto la scritta: USAMI DI NUOVO! SALVA UN ALBERO! Dentro, la Trovata Due appoggiata sulla  scatola delle Mephisto.
Gira l’angolo, superando ad ampie falcate l’agenzia Soames: un cittadino qualunque con una commissione mattutina da sbrigare. Ha un’aria calma, ma il cuore gli sta martellando nel petto come una trivella a vapore. Fuori non vede nessuno, e le porte sono chiuse, ma esiste comunque la possibilità che l’ex piedipiatti ciccione non sia con gli altri. Potrebbe essere nascosto in una stanza sul retro per controllare eventuali individui sospetti. Aspettando lui, insomma. Brady lo sa bene.
«Chi non risica non rosica, cucciolotto», mormora la madre. Ha ragione. E, in ogni caso, il rischio è minimo. Se Hodges si chiava sul serio la troia bionda (o quantomeno ci spera), non la lascerà sola.
Raggiunto l’angolo opposto, Brady compie un’inversione di rotta, ritornando sui propri passi e svoltando senza esitare nel vialetto dell’agenzia funebre. Sente una musica indistinta, qualche stronzata classica. Adocchia la Toyota Corolla di Hodges contro la recinzione sul fondo, il muso sporge all’infuori per garantirsi una rapida fuga non appena terminata la cerimonia. L’ultima corsa del vecchio Det. Rip., pensa Brady. Non sarà troppo lunga, amico.
Si sposta dietro il più grande dei due carri funebri, e non appena scompare dalla vista di chiunque si affacci alle finestre sul retro dell’edificio, tira fuori dalla sportina la Trovata Due e allunga l’antenna. Il cuore gli batte impazzito. In qualche rara occasione il suo gingillo ha fatto cilecca. La spia verde si illuminava, ma le sicure dell’auto non si sollevavano. Colpa di un baco del programma o di un problema di microchip.
«Se non funziona, infila la scatola da scarpe sotto l’auto», gli consiglia la madre.
Ma certo. L’effetto sarebbe lo stesso, o quasi: decisamente meno elegante.
Brady abbassa la levetta. La lucina verde lampeggia, insieme ai fari della Toyota. Un trionfo!
Si avvicina alla macchina dell’ex piedipiatti ciccione come se fosse sua. Apre la portiera posteriore, sfila la scatola da scarpe dalla sportina e dopo aver acceso il cellulare la piazza dietro la sedile del guidatore. Richiude la portiera e riparte in direzione della strada, sforzandosi di camminare lento e calmo.
Mentre sta per svoltare l’angolo, Deborah Ann Hartsfield si fa sentire di nuovo. «Non ti sei scordato qualcosa, cucciolotto?»
Lui si ferma. Ci ragiona sopra. Poi torna indietro, puntando la corta antenna della Trovata Due verso la Toyota.
I fari lampeggiano e le sicure si abbassano.


Mr. Mercedes
Stephen King





Giudizio: 😊💓

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