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The Walking Dead 5 - The return




The Walking Dead



Ebbene sì! Finalmente la luuuunga pausa di metà stagione sta per finire.
-5 carissimi appassionati di vaganti, altrimenti detti ZOMBIE! ^_^
Era ora, direi. Non che stessimo lì a girarci i pollici nell'attesa, eh. Non ci hanno manco lasciati chissà quanto col fiato sospeso, tra l'altro. Però devo ammettere che non vedo l'ora che questa magnifica serie riparta.
E ci siamo quasi!
Intanto..
Che ne dite di un veloce ripassino? Risata in sottofondo :D
E' il momento del nostro, ormai consueto, appuntamento con il dove-eravamo-rimasti-versione-Dillina.

Allora.. eravamo rimasti a... 


ALLARME SPOILER!!!! ^_^


Se la memoria non m'inganna, avevo già accennato al primo episodio della 5 stagione nel passato resoconto. Ma era passato, appunto. Anno nuovo vita nuova e ripartiamo da zero.

Il nostro amato gruppetto di sopravvissuti, tra una peripezia e un morto - vagante o aspirante tale! - finisce per convergere a Terminus.
Col senno di poi, viene da pensare: che culo!
L'oasi di salvezza si rivelerà subito per quello che è in realtà: un mattatoio.

I nostri eroi si preparavano alla fuga, in realtà ancora non del tutto consapevoli di quello da cui vogliono scappare (beh, essere rinchiusi in un vagone non è che suggerisse intenti amichevoli!). Gareth irrompe nel vagone e preleva un gruppetto di fortunatissimi che conduce nello stanzone in cui intende sgozzarli, dritti al punto e senza tanti giri di parole. La situazione diventa subito chiara agli occhi di Glenn, Rick, Daryl e Bob: se non reagiranno in qualche modo, Gareth li inserirà nel menù della cena di quella sera! Legati, imbavagliati e, naturalmente, privati di armi, sono abbastanza impotenti. Ma Bob (che secondo me è un grandissimo portasfiga!) fa un tentativo e rivela a Gareth che nel loro gruppo c'è uno scienziato, Eugene, che conosce la cura all'infezione (devo ricordarlo: sono tutti infetti) e che deve essere scortato a Washington per salvare il mondo.
Secondo voi, Gareth gli crede? Chi ha pensato no, alzi la mano!
Ma andiamo.. ovvio che non gli creda! E ammettiamo pure che per un millesimo di secondo Gareth abbia finto di credere alla scioccante confessione di Bob, era ovvio che decidesse che oh.. quella sera bisogna comunque cenare e quindi l'esecuzione va fatta.
Quello che Gareth non sa è che lì, oltre le reti di recinzione del Terminus, c'è Carol-Rambo pronta a rovinargli i piani per la serata.
Mollati Tyreese e Judith (nella cui utilità, in questo frangente della storia, praticamente si equivalgono), in una capanna sulla strada, in compagnia di uno dei cannibali di Termius in cui si sono imbattuti e da cui hanno scoperto che i loro compagni sono stati sequestrati, Carol si lancia nella missione di salvataggio più riuscita della storia.
Ragazzi... quella donna lì si è mimetizzata rotolandosi nel sangue e nelle interiora di zombie, ha fatto esplodere una cisterna di gas con un colpo di fucile (creando il diversivo che salva la vita a Rick e compagnia bella!), ha fatto irruzione mescolandosi la mandria di zombie che invade Terminus creando scompiglio, ha recuperato le armi dei suoi compagni e ha avuto anche il tempo di lottare contro Mary, la madre di Gareth, dalla quale scopre l'agghiacciante verità: Terminus era un luogo abitato da un popolo pacifico, che accoglieva tutti. Ma poi, un brutto giorno, sono arrivati dei cattivoni che hanno violentato e ucciso. Così.. i sopravvissuti hanno deciso che mangiare era meglio che farsi mangiare. Letteralmente!
Carol la lascia lì a morire e tutti si mettono in salvo.
Diciamocelo... l'incontro tra Daryl e Carol è proprio.. awwwuuuuu * _ *
Attimo di emozione... <3
......
Ok, attimo passato. Andiamo avanti!
Si ritrovano più o meno tutti, fatta eccezione delle due bambine (morte, ma non mi dilungo sulle cause) e Beth (su di lei, ahimè, mi tocca dilungarmi).
Ricordate? La deficiente piccola è stata presa da soggetti non ancora identificati e si trova chissà dove.
Daryl, pover'uomo, era un pelino impegnato a uccidere tipo, 20/30 zombie. Beth poteva evitare, quanto meno, di farsi rapire, no? U_U Deve fà tutto lui, porello!
Comunque, tutti sani e salvi (grazie a Carol!!), si inoltrano nei boschi con un paio di grossi problemi con la C maiuscola, ossia: Casa e Cibo.
Mentre passeggiano praticamente senza meta e pensano a dove possono andare a rifugiarsi, si imbattono in un uomo terrorizzato (a cui nessuno ha spiegato che più urla e fa casino, più attira zombie!), arroccato su uno spuntone di roccia accerchiato da un nutrito gruppo di vaganti che non vedono l'ora di banchettare con lui.
Ovviamente lo salvano, ma possiamo rimproverare loro l'eccessiva cautela e mancanza di fiducia? Io direi proprio di no. Padre Gabriel si mostra subito remissivo e docile, tuttavia l'apparenza inganna e Rick lo ha imparato da tempo, oramai.
Poi, detto tra noi, padre Gabriel puzza - metaforicamente parlando - fin da subito. Si percepisce che nasconde qualcosa anche se non sembra particolarmente pericoloso.
Nonostante la diffidenza, decidono di seguirlo nella piccola chiesa, poco distante, dove il prete dimora.
Dopo il gruppo di divide. Rick, con Michonne, Sasha e Bob si fa scortare in città da padre Gabriel per recuperare provviste e munizioni. Gli altri restano in chiesa.
L'uomo li guida in un magazzino dove ritiene ci siano rifornimenti sufficienti. Il posto è semidistrutto e allagato e invaso da zombie. Nella lotta e, soprattutto, per proteggere un inetto padre Gabriel (la cui unica arma in possesso contro gli zombie è la frignata compulsiva!), Bob rischia di lasciarci la pelle, trascinato sott'acqua da uno zombie. Sasha (i due, nel frattempo, se fosse passato inosservato, si sono innamorati, eh!), lo salva in corner. Tornati in chiesa, Carl (che si era dato un po' alle investigazioni) fa notare a Rick che qualcuno ha disperatamente tentato di entrare in chiesa, poiché il legno sotto le finestre era profondamente scheggiato.
Padre Gabriel puzza - dopo la disavventura ai magazzini, anche un po' meno metaforicamente! - sempre più.
Quella sera stessa, Abraham si lancia in un appassionato discorso con il quale elogia Eugene (devo sottolinearlo e ricordate bene: Abraham crede ciecamente in Eugene e in quella speranza che egli rappresenta), dissertando sull'importanza di quella missione, oramai comune, che è scortarlo a Washington. Alla fine del discorsetto, sono tutti illuminati d'immenso e concordi con il rosso (Abraham): la spedizione partirà al più presto, con l'unico mezzo di trasporto di cui possono disporre e che il rosso stesso ha riparato.
Mentre gli altri, nella chiesa, si crogiolano in questa nuova prospettiva, Bob pensa bene di prendere aria nel cimitero sul retro della chiesa.
E viene rapito..
Pensavate che i cannibali di Terminus fossero tutti morti? Naaaaa...
Gareth, e un piccolo seguito di scampati, hanno intercettato le loro prede e rapiscono l'unico idiota portasfiga (e sfigato) che va in giro, di notte, al buio totale e la minaccia zombie sempre presente: Bob.
Ed ecco che siamo giunti al punto più raccapricciante della serie, di tutte e cinque le stagioni, almeno per quanto mi riguarda.
Perché, insomma, c'è una certa differenza tra l'avere la consapevolezza che un gruppo di persone si è dato al cannibalismo e il vedere una gamba umana, di fresco amputata, che cuoce alla brace e poi viene sgranocchiata con gusto.
Il povero sfigato Bob ha perso la gamba quando era privo di sensi, tuttavia era vivo. Al risveglio dà un pochettino di matto, roba da poco (!!!!) fino ad esplodere in una gioviale risata dispettosa quando rivela allegramente (e con una certa comprensibile soddisfazione!) che è stato morso da uno zombie e che i simpaticoni cannibali si stanno nutrendo con la sua carne infetta.
Devo dire che la notizia sortisce un certo effetto..
Onestamente.. non comprendo la strategia di Gareth, che non uccide Bob ma lo sbaracca alla chiesa, restituendolo al mittente.
Ora... capisco che sia pieno di sé e in delirio di onnipotenza ma.. questi qui lo hanno già massacrato una volta, radendo al suolo Terminus. Ha deciso di provocarli e affrontarli perché la sua vita non vale un soldo bucato? Poteva tenersi Bob e utilizzarlo come merce di scambio qualora si fosse trovato in pericolo. Invece no.. lo ha riportato indietro.
Mossa da fine stratega, proprio....
Comunque, prima che ciò accada, ovviamente Sasha si accorge dell'assenza prolungata di Bob che non le aveva certo detto: "Cara, vado a comprare le sigarette".
Ma Bob non è l'unico a mancare all'appello. Carol aveva lasciato la chiesa. La Rambo dei morti viventi (affettuosamente parlando!) cominciava ad accusare il peso delle sue azioni - delle uccisioni passate -  e pensava bene di riprendere la sua vita da lupa solitaria. Daryl la intercetta mentre cerca di mettere in moto una macchina trovata lungo la strada. Proprio in quel momento, un'altra macchina passa in velocità, poco lontano dai due. Daryl riconosce la croce bianca sull'auto, che poi era l'unico dettaglio che aveva colto, la sera del rapimento di Beth, sulla macchina che la portava via.
Si lanciano all'inseguimento con la speranza di scoprire, ammesso che sia ancora viva, dove nascondono Beth.
Nel frattempo, in chiesa scoppia il delirio. Il principale indiziato è padre Gabriel, naturalmente. Quando lo torchiano, però, scoprono che lui non c'entra nulla con la sparizione di Bob, Carol e Daryl. E il suo segreto, quello che lo fa puzzare tanto - a parte la scarsa attenzione alla cura dell'igiene personale di cui, però, soffrono tutti! - risiede nel passato. Si scopre che l'uomo non ha aperto la porta ai suoi parrocchiani aggrediti dagli zombie, decretandone il trapasso e la resurrezione a vita nuova/vagante.
Sembra che della sofferenza di padre Gabriel non freghi a nessuno. Ancor meno quando viene recuperato Bob semi morto e con una gamba mancante all'appello!
Bob racconta l'accaduto e rivela di essere stato morso.
Si scatena una lite furiosa tra Abraham, che vuole partire alla volta di Washington, come da programma, e Rick che non intende muoversi se prima non hanno ritrovato Daryl e Carol. Glenn fa da paciere e riesce ad ottenere che Abraham, Rosita e Eugene ritardino la partenza per aiutare Rick a risolvere il problema Gareth, in cambio lui, Maggie e Tara si uniranno alla spedizione per Washington.
Abraham acconsente e Rick escogita un piano.
Il mattino seguente, Rick, Abraham, Michonne, Glenn, Sasha, Tara e Maggie, si allontanano  dalla chiesa lasciandovi soltanto l'inutile padre Gabriel, Carl, Rosita, Tyreese e Eugene.
E' una trappola. E quando Gareth e il suo gruppetto ci finiscono dentro, Rick e gli altri irrompono alla chiesa e... l'epilogo è scontato: li uccidono senza pietà.
Di li a poco, anche Bob muore. Subito dopo, come da patti, Abraham e il suo gruppetto partono con la promessa di ritrovarsi a Washington.
Quella stessa notte, Daryl torna alla chiesa in compagnia di un ragazzo.
A questo punto ci tocca tornare indietro. Tra flashback, ritorni al passato e spostamenti da un gruppo all'altro, scopriamo che Beth è stata portata in un ospedale, al Grady Memorial Hospital di Atlanta. La ragazza viene accudita e curata, ma ben presto si rende conto di non essere libera di andarsene. Nessuno è libero di lasciare la piccola comunità sorta all'interno dell'ospedale, dove la poliziotta Dawn Lerner, riveste il ruolo di leader. A quanto pare, il fatto che Beth sia stata salvata (ma chi ve lo ha chiesto?!)  da un gruppo di vaganti , la notte in cui venne divisa da Daryl (che se la stava cavando benissimo da solo!), costituisca un debito (a vita!) da saldare, per la ragazza. Questa regola vale in pratica per tutti. Questi soggetti affetti dalla sindrome del finto-buon-samaritano, vanno in giro in lungo e in largo a raccattare gente che si trova in difficoltà, feriti per lo più, per curarli e poi tenerli segregati in ospedale motivando la prigionia con una promessa fasulla: "salda il tuo debito aiutandoci ad andare avanti, in fondo ti ho salvato e non me lo avevi manco chiesto (pensa te!), e sei libero di andare". Seeeeeeee.... U_U
Persino Beth (e ho detto tutto!) ci arriva a comprendere che il debito non si estinguerà mai, anche perché continuano a menarla (menano tutti, la punizione corporale è di norma) e poi devono curarla, e capirete.. non si finisce mai. E' un cane che si morde la coda..
In ospedale, Beth conosce Noah, un ragazzo che, come lei, vuole evadere per raggiungere i propri parenti in Virginia (ergo, è l'unico sano di mente!) e ci stringe amicizia. Tanto che studiano un piano per scappare insieme e indovinate come va a finire? Noah riesce a scappare e lei no!! (sta ragazza è un danno!). La riportano in ospedale e, mentre percorrono il corridoio, Beth incrocia alcuni uomini di Dawn che trasportano una barella e sulla barella c'è... squilli di trombe ...Carol.
A questo punto ci tocca tornare ancora indietro.
Ma prima.. diamo un'occhiatina al bus e al gruppetto diretto a Washington.
Ovviamente non poteva filare tutto liscio, è improponibile. Durante il viaggio, mentre chiacchierano allegramente (tutti tranne Eugene) dei capelli dal taglio inguardabile di Eugene (sarà per questo che non si diverte?) il bus ha un guasto dai risvolti catastrofici. L'incidente che ne segue manda letteralmente in fiamme il mezzo di trasporto e il gruppo, dopo aver eliminato un po' di zombie accorsi allo scampato barbecue, si trovano costretti a proseguire a piedi.
Raggiungono una piccola città e si accampano in una libreria per la notte. Eugene prova a dissuadere Abraham dal proseguire quel viaggio per tornare alla chiesa, dal momento che non sono ancora troppo distanti. Abraham s'impunta e ordina di proseguire. E' testardo il rosso!
E mentre Abraham si dà, abbastanza rumorosamente, al sesso selvaggio con Rosita, Eugene (interrotto durante l'esercizio della sua funzione di voyeur!) si confida con Tara. Le confessa che è stato lui a sabotare il bus per poter tornare alla chiesa, adducendo di essere spaventato dalla prospettiva, sempre più vicina, dell'arrivo a Washington, della responsabilità grande che ne consegue e la paura di fallire (BUGIA!! Ma non posso fare spoiler durante la narrazione, quindi abbiate pazienza.. ci arriveremo ^^).
Tara lo incoraggia. Che altro poteva fare?
Il giorno dopo recuperano un'autocisterna dei pompieri, sbaragliano una mandria di zombie e si rimettono in viaggio. Lungo il tragitto, però, si imbattono in una mostruosa mandria di zombie ben lontana da loro, ma ci devono passare nel mezzo per proseguire.
I nostri eroi si guardano formulando un pensiero comune che fa più o meno così: "Nooo.. io da lì non ci passo manco morto!".
L'espressione di Abraham, però, dice altro. Dice qualcosa del tipo: "Geroooonimooooo!!!".
La lite è inevitabile. Glenn parla a nome di tutti gli altri per cercare di far ragionare il rosso.
Il dialogo è, approssimativamente, questo:

Glenn: "Guarda quanti ne sono! Se passiamo di lì, è sicuro che ci mangiano!"
Abraham: "Non ci torniamo indietro, sono stufo di tornare indietro. Dobbiamo proseguire!"
Glenn: "Ma non per quella direzione, gnucco!"
Abraham: "Dobbiamo andare a Washington e per di là si va a Washington!"
Glenn: "Miiii, sei proprio fissato! Ci andiamo a Washington, ma facciamo il giro largo."

Quando sono lì lì per prendersi a botte, interviene quel genio di Eugene con la sua sconvolgente rivelazione shock che lascia tutti, me compresa, così..

"Non sono uno scienziato."


Ebbene sì, NON è uno scienziato. Ne consegue, a rigor di logica, che non sia neanche a conoscenza della fantomatica soluzione che salva il mondo.
Per cui tutto il viaggiare per raggiungere Washington, le persone che sono morte nel tentativo di scortarlo e proteggerlo, persino quest'ultima impresa che ha diviso il gruppo: tutto inutile.
Abraham, tutto sommato, ha reagito bene perché lo ha SOLAMENTE pestato a sangue. Fosse stato un tipo meno focoso e più gelido, gli avrebbe piantato un coltello giusto tra gli occhi e byebye Eugene. Invece gli ha assestato un cazzotto che lo ha tramortito. Ma Eugene, il danno peggiore, se lo è procurato da solo perché è caduto a peso morto sull'asfalto, come un sacco di patate, faccia avanti. La testa ha fatto il tipico rumore che fa una grossa anguria quando impatta al suolo, avete presente?
Non muore, anche se rimane privo di sensi per un bel po'. Tutti accusano pesantemente il colpo quando scoprono che Eugene è un impostore ma per il rosso, la missione di scortare il finto scienziato a Washington (come si coglie chiaramente dai tanti flashback che mostrano i trascorsi difficili di Abraham, fino a quando, sul punto di spararsi, incontra e salva Eugene dagli zombie per la prima volta), era diventato lo scopo della sua vita (poteva scegliere tra salvare il mondo scortando Eugene e il sesso selvaggio con Rosita. Ha scelto Eugene....).
Infatti, subito dopo il tentato omicidio, l'ex-marines.. si.. ehm.. incricca!
Quel genio di Eugene aveva capito (cioè.. guardatelo nel flashback di Abraham, come corre alla velocità di una lumaca urlando: "aiuto aiuto aiutatemi!") che in un simile scenario apocalittico, in cui sopravvive il più forte e il più debole è destinato a soccombere, l'unica possibilità che gli rimaneva era mentire per assicurarsi la protezione di uno tosto come Abraham.
Ma quanto poteva durare?
Intanto che Eugene si rianima e gli altri aspettano, provati dagli ultimi risvolti, Carol e  Daryl seguono la macchina con la croce bianca fino ad Atlanta, ma finiscono la benzina e devono proseguire a piedi. Passano la notte in un rifugio sicuro e la mattina seguente raggiungono il centro città. Da un edificio alto, riescono a scorgere un furgone con le stesse croci bianche, in bilico tra la strada e lo strapiombo sottostante. Ovviamente decidono di dare un'occhiatina ma mentre si dirigono al furgone, s'imbattono in Noah, che Beth ha aiutato a scappare dall'ospedale. Questo qui li deruba delle armi (sta ragazza... riesce a fare danni anche in maniera indiretta!) e scappa. Quando i due (incazzati come iene!) arrivano al furgone, e dopo aver letto l'etichetta della barella che recava la scritta Grady Memorial Hospital, vengono accerchiati da troppi zombie (spuntano dal nulla! U_U ) per poterli affrontare a mani nude.
Insomma... sono due grandi, ma il troppo è troppo!
Così si rintanano nel furgone e si fanno letteralmente spingere di sotto. Fanno un volo tremendo e si schiantano al suolo peròòòòò.. ne escono indenni o quasi. Beh, Carol si ferisce al braccio ma poteva andare peggio.
Riprendono il loro viaggio e si dirigono in ospedale. Per meglio dire.. nel palazzo di fronte all'ospedale, per pianificare il modo migliore di irrompere e riprendersi Beth. Un suono di spari attira la loro attenzione e si imbattono nuovamente in Noah (ma sto ragazzino è scappato per rimanere nei dintorni? Non voleva andare in Virginia? Mah!) e lo salvano dagli zombie, anche se Daryl lo avrebbe affettuosamente lasciato a morire. E non a torto! Quando scoprono che Noah conosce Beth e che quest'ultima lo ha aiutato a lasciare l'ospedale (da non credere, eh?), decidono di unire le forze.
Carol, vittima di una potente scossa di adrenalina alla Rambo, si precipita in strada e boom! La macchina dei poliziotti la becca in pieno. Una botta tremenda che la lascia priva di sensi.
Daryl fa per precipitarsi ma Noah lo ferma. Lo convince ad aspettare poiché in ospedale possono curare Carol. E poi loro sono in minoranza numerica, con poche armi a disposizione, mentre in ospedale sono tanti, con tante armi (ma non stavano per irrompere?). Comunque Noah riesce a convincere Daryl. I due recuperano un mezzo e tornano alla chiesa, perché se in ospedale ci sono uomini e armi, anche Daryl *Love* dispone di uomini e armi, tiè!
Una volta raggiunti Rick, Daryl e Noah spiegano cosa è successo al resto del gruppo e come era prevedibile, parte la spedizione. Alla chiesa ci restano soltanto Michonne, Carl, Judith e padre Gabriel.
Arrivati ad Atlanta, Rick (lasciatemelo dire... è schizzatissimo in questa stagione. Lo era già nel finale della quarta, ma peggiora) propone di sfruttare l'effetto sorpresa in una strategia in tre tappe:

1 - irrompere.
2 - recuperare Carol e Beth.
3 - uccidere tutti gli altri.

Tyreese si dice subito contrario e propone di optare per qualcosa di meno drastico, tipo catturare un paio di poliziotti ed utilizzarli come moneta di scambio. Così non si fa male nessuno (illuuuuuso!) e siamo tutti felici e contenti.
Daryl appoggia l'idea di Tyreese e Rick - per il momento ancora a favore della democrazia - è costretto a rinunciare ai suoi propositi di strage.
Con una trappola ben congeniata (Noah spara a vuoto e il rumore attira i poliziotti che lo stanno cercando), catturano ben 3 poliziotti. Uno di loro viene lasciato sotto il controllo di Sasha che è ancora troppo scossa dalla morte di Bob. Il poliziotto la intorta ben bene, facendole abbassare la guardia per poi tramortirla e scappare.
Non doveva farlo.
Proprio no.
Nel frattempo, alla chiesa, padre Gabriel pensa che stare sempre chiusi tra quattro mura, seppur sacre, è davvero una noia. Così decide, arbitrariamente, di concedersi una piacevole escursione. Prima di partire, Rick (schizzato e paranoico.. ma la prudenza non è mai troppa) aveva sprangato ben bene la porta della chiesa, sigillando gli altri all'interno. Doveva essere ragionevolmente chiaro che si aspettava che non uscissero prima del suo ritorno. Chiaro per tutti, tranne che per un padre Gabriel colto da improvviso e potenzialmente fatale attacco di claustrofobia. Visto che dall'ingresso principale non poteva uscire, l'uomo strappa le assi dal pavimento creando il suo personalissimo ingresso sul retro.
Evviva la libertà!
Torniamo al poliziotto (caso vuole che si chiami Bob come il defunto) scappato. Tenta di montare nella volante della polizia ma con i polsi legati non riesce ad aprire nemmeno la portiera e, complici i vaganti sempre presenti, si ritrova costretto a scappare a piedi. La macchina la prende Rick (schizzato, paranoico e spietato) che investe il poliziotto, dopo avergli opportunamente intimato di fermarsi, eh!
Poi, visto che il poliziotto si è lagnato del trattamento riservatogli e ha ricordato a Rick che verrà ucciso, lui e tutto il suo gruppetto, si è beccato una pallottola in fronte e il problema è risolto.
Rick Grimes dovrebbe fare qualcosa per il suo problemino Rick-ammazza-tutti.
Gli altri due poliziotti si mostrano molto collaborativi. Così si scopre che sono insoddisfatti della loro leader, l'agente Dawn, con la quale non sono affatto in buoni rapporti ed intendono scalzarla dal suo ruolo di capo. L'alleanza con Rick può risultare vantaggiosa anche per loro, per cui si impegnano a non rivelare che ad uccidere il loro collega è stato Rick e si dicono propensi a fare in modo che lo scambio vada a buon fine.
Daryl e Rick accordano fiducia ai due poliziotti e contattano l'agente Dawn per organizzare lo scambio.
E torniamo a padre Gabriel. Sapete qual è il suo cruccio? Ve lo dico io. Che lui non riesce proprio a capire la necessità di uccidere Gareth e i suoi compari in maniera tanto brutale (come se l'aver scaricato Bob in fin di vita dopo aver tentato di mangiarselo partendo dalla gamba non fosse una motivazione sufficiente! E senza tener conto di quanto successo a Termius, eh). E mentre cerca di risolvere il suo dilemma interiore raccogliendo margheritine, raggiunge il luogo in cui Bob era stato tenuto prigioniero. Quando vede i resti della gamba carbonizzata, allora finalmente capisce. Tutto il suo coraggio si dissolve e realizza che sicuramente stava meglio barricato in chiesa (ma va?). La sua già labile psiche crolla e si dà alla fuga portandosi dietro tuuuuuutti gli zombie che incontra sul suo cammino. Li guida dritti dritti in chiesa. (Piccola parentesi di sfogo: dico io.. ci eravamo liberati di una piaga (Beth) per incappare in una piaga anche più inutile e dannosa?! Chiusa parentesi).
Non potendo entrare da dove era strisciato per uscire, costringe Michonne e Carl a tirar via le assi di rinforzo e a spalancare la porta. Gli zombie invadono la chiesa e i tre (con Judith) sono costretti ad uscire. Per fortuna, un pelino prima che la situazione precipitasse, ecco che torna il gruppo di sconsolati capitanato da Abraham, giusto in tempo per salvarli. Passata l'emergenza, Michonne svela a Maggie che la sua sorellina (di cui Maggie doveva essersi completamente scordata perché nella quarta stagione non l'ho mai sentita dire, manco una volta, il nome della sorella. Doveva trovare Glenn. Stop.) è viva, tenuta prigioniera al Grady Memorial Hospital e che Rick e gli altri sono già lì per trarla in salvo insieme a Carol. E' quasi superfluo dire che montano tutti sull'autopompa e partono per Atlanta. Però lo dico: montano tutti sull'autopompa e partono per Atlanta!
Intanto all'ospedale lo scambio procede. Un poliziotto in cambio di Carol. Un altro poliziotto in cambio di Beth. Proprio quando tutto sembra essere andato per il verso giusto (il che non è possibile, qualcosa deve andare storto!), Dawn pretende di riavere indietro anche il ragazzo, Noah. Rick si oppone. Il ragazzo è libero di scegliere se rimanere o andare. E ha già scelto di andare! Noah percepisce che la tensione tocca livelli critici e preferisce "costituirsi" piuttosto che mettere a rischio altre vite ostinandosi a voler andar via. Beth non la prende bene e, anche se aveva sempre dubitato delle buone intenzioni di Dawn, realizza che razza di tiranna egoista e sleale sia la donna. Tenetevi forte, arriva il momento boom della stagione. Beth aveva nascosto un paio di forbici (poco più grandi delle forbicine con le quali faccio la manicure) nella fasciatura al braccio. Avvicina l'agente Dawn per dirle che è proprio una bimba cattiva e .. zac! Le conficca le forbici nella spalla.
E qui viene fuori tutta l'inettitudine di Beth. Era in vantaggio, poiché estremamente sottovalutata e ritenuta incapace di reagire e prendere iniziative. Poteva coglierla di sorpresa e mirare ad un occhio. Invece no.. alla spalla. La spalla. Un punto più vitale? No, eh? Risultato? All'agente Dawn parte un colpo accidentale dalla pistola e (pensate un po', lei riesce senza volere nell'impresa che Beth aveva pianificato!!!!!!) uccide Beth sul colpo.
Ebbene sì... Beth muore. Devo dire che non me lo aspettavo neanche un po'. E, anche se per me non è stata una perdita grave (immagino lo aveste intuito ^^''), ammetto che una lacrimuccia mi è scappata.
Superato l'attimo di sgomento, Daryl reagisce con furia al dolore per la morte di Beth e spara all'agente Dawn. Un proiettile nel mezzo della fronte (lui sì che sa quello che va fatto!).
Tutte le armi vengono puntate ma i poliziotti che erano serviti allo scambio invitano alla calma ed evitano che altri colpi vengano esplosi. In fondo.. loro volevano soltanto liberarsi della leader diventata scomoda. Una poliziotta prende la parola e invita Rick e i suoi ad unirsi alla comunità dell'ospedale ma Rick rifiuta, anzi, a sua volta invita chiunque voglia farlo a lasciare quel posto con loro. Soltanto Noah li segue. L'autopompa, con Maggie e gli altri, giunge all'ospedale proprio mentre Daryl ne varca la soglia reggendo il corpo senza vita di Beth tra le braccia. Maggie crolla a terra, scoppiando in un pianto disperato. E l'episodio, apparentemente, finisce.
Dopo, incontriamo una vecchia conoscenza di Rick, Morgan Jones.
L'uomo, seguendo dei segni incisi sugli alberi, arriva prima alla scuola dove Bob è stato mutilato, imbattendosi anche lui nei resti e negli immancabili zombie, poi alla chiesa.
Lì vi trova una mappa, quella di Washington che Abraham aveva lasciato a Rick.
Sul retro della mappa vi legge un messaggio proprio per Rick, l'invito di Abraham a raggiungerlo a Washington.
Sono queste le ultime scene dell'ottavo episodio andato in onda il 1° Dicembre 2014.
Si riparte, con nulla in sospeso e tutto da scoprire. Gli interrogativi, però, sono tanti. Cosa faranno adesso che il miraggio Washington è sfumato? Dove andranno? In quale altro gruppo di crudeli non-vaganti si imbatteranno? Che intenzioni ha Morgan Jones? Legheranno padre Gabriel ad un albero abbandonandolo al proprio destino? No, dai.. scherzo (forse!) :D
Bene. Non so voi, ma io conto i minuti, oramai!
L'appuntamento con THE WALKING DEAD è da Lunedì 9 Febbraio 2015.
Buona visione! ^_^ 


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