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"Come stai?"


Non ne posso più di sentirmelo chiedere!
Come sto? Sempre uguale! E non è che cambia qualcosa se me lo si chiede tutti i giorni, più volte al giorno!
Capisco la preoccupazione, ma ogni volta che mi si chiede: "Come stai?" mi pare che chissà quanto sia grave.
Già sono ansiosa e fifona di mio. Poi sto vivendo un periodo di alti e bassi tremendi. Ci sono momenti che mi sento tranquilla, altri che divento insofferente, irritabile, a volte persino brusca nelle risposte, soprattutto quando non sarebbe il caso. E me ne dispiace poiché, a parti inverse, anch'io mi preoccuperei e, soprattutto, m'interesserei alla persona che amo.

L'altro giorno ho sbottato con il marito.
Sarà che non è abituato a sapermi "malata", in fondo è la prima volta che soffro di una patologia che si protrae tanto nel tempo. Però alla decima volta, nello stesso giorno, che mi fa: "Come ti senti?", sono scattata.
Non ne vado fiera però, cacchio, se cerco di distrarmi e qualcuno pensa bene di ricordarmi continuamente quello che ho o che potrei avere, mi scazzo!
Che poi, per carità, niente di grave!! Solo che.. la pancia aveva pensato bene di andare a braccetto con lo stomaco e stavo palesemente da schifo. Ho sospeso la cura che mi è stata prescritta temendo che fosse quella la causa dei fastidi alla pancia ma.. non è quello. (E ho ripreso la cura stamane, almeno mi occupo dello stomaco mentre mi passa il mal di pancia!! U_U )
Poi.. il mio medico è desaparecido, tanto per rendermi la vita più facile.
Tante piccole cose che messe insieme fanno una cosa grande!

Alla fine ho fatto quella gastroscopia. Niente di particolarmente complicato o traumatizzante. Insomma, mi ha dato più fastidio l'ago nel braccio che mi hanno inserito per il tranquillante! (Non sopporto gli aghi e le punture!!). Se dovesse servire, lo rifarei senza problemi. Sarà anche perché sono stata assistita in maniera ineccepibile. La dottoressa è stata brava e l'infermiera potrei dire addirittura dolce.
Ho, e avevo, quello che pensavo di avere, anche se sono in attesa del risultato dell'esame istologico.
Probabilmente un po' di stress deriva anche da questa attesa. Facendo la gastroscopia, per la quale ho già atteso quasi due mesi, non è che mi illudessi di risolvere il problema ma, quanto meno, di mettermi l'anima in pace. Invece devo ancora attendere. Pazienza.

Ma parliamo d'altro!!
Sono stata in libreria e, udite udite, ho trovato il secondo volume della trilogia di Kelley Armstrong.
Ricordate The Summoning? Il secondo è intitolato The Awakening.
Che dire, se non vi è piaciuto il primo, non vi piacerà neanche il secondo ^^''
A me il primo è piaciuto ed ero stra curiosa di leggere il prosieguo, così quando l'ho visto sullo scaffale, non ci ho pensato su nemmeno dieci secondi: l'ho preso.
Ha atteso per una settimana, sul mobile all'ingresso. Non lo riponevo ma nemmeno mi decidevo a cominciarlo.
Ho tre romanzi che aspettano di essere letti. Tutti e tre iniziati ma.. non m'ispirano molto!
La strada in fondo al mare di Leah Fleming. Ho letto le prime 15 pagine, decisamente poco per esprime un qualsivoglia giudizio in merito.
B il Burattinaio di Torsten Pettersson. E' lì che aspetta da Natale. L'ho cominciato ma anche lui ha avuto vita breve. Sarà che sono stanca di leggere di psicopatici assassini, di sangue e morte. Forse..
Infine Ogni goccia di sangue di Michael Robotham. Questo, per essere quello che faccio più fatica a leggere, è anche quello che ho portato avanti parecchio prima di fermarmi.
Devo dire che  The Awakening, una volta aperto, l'ho letto in tre giorni!
E adesso aspetto il terzo.

Bene, direi che per oggi è tutto.
Alla prossima!


Commenti

  1. I primi due libri citati me li ricordo bene sopra il mobile davanti al gabinetto del tuo bagno! xD

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    1. Pure il terzo è lì! Fanno gruppo! xD

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    2. Ehmm.. non me lo ricordavo. In compenso mi ha scioccato vedere la collezione impressionante di King. O_o

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