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OPS!



...è la prima parola che ho detto ritrovandomi davanti il nuovo stile Blogger.
Ti allontani un momento e quando torni.. niente è più come lo avevi lasciato, come lo ricordavi.
Ti allontani un momento e quando torni.. hai inevitabilmente perso qualcosa.

Le mie bozze, tanto per citarne una.
Vallo a capire ora dove sono finite e come posso recuperarle! Ma ci arriverò, a forza di cliccare con logica prima e assolutamente a casaccio dopo.. mi ritroverò esattamente dove mi serve ritrovarmi, con la pagina delle mie bozze salvate, ovunque esse siano.
La perseveranza, sapete, in alcuni casi è la chiave di tutto. E quando vacilla quella, si può sempre contare su una provvidenziale botta di culo!
Ecco.. le ho trovate. Basta cliccare su "Dillina" accanto alla scritta "Posta".
No.. voi non cercate "Dillina", non lo troverete scritto nella vostra pagina di creazione nuovo post. Voi ci troverete il vostro nickname, ovviamente!
Già che c'ero, tra un click e l'altro ho finito con il rivoluzionare completamente il blog. E mi piace.

Bene. Primo problema risolto. Magari fosse così facile e veloce recuperare ogni cosa persa o apparentemente tale.
Magari si potesse recuperare ogni cosa persa.. poiché, ahimé, certe cose perse sono perse per sempre.
Basta pensare alla fiducia.
Quella, a parer mio, è la prima cosa che quando la perdi è estremamente difficile riacquistarla.
Sì, si concedono seconde opportunità ma la fiducia rimane un passo indietro e per rimettersi in pari deve ritrovare tutta la sua iniziale sicurezza.
Non è impossibile, non penso che sia impossibile, ma richiede impegno, tempo e attenzione.
E quando la fiducia vacilla allora basta un nonnulla per farci scattare sulla difensiva, per offuscare la capacità di giudizio, per mostrare situazioni e persone sotto una luce che, forse, non è propriamente veritiera quanto corrotta, appunto, dalla scarsa mancanza di fiducia.
La fiducia. Non tutti la concedono. Non tutti la accordano una seconda volta. Non tutti comprendono veramente l'importanza del fidarsi. E, quindi, si finisce per negarla a chi la merita, accordarla a chi la tradisce. Sminuirla,darla, riprendersela, perderla.


Sorella della fiducia è la stima.
Anche quella va trattata con le pinze poiché non conta quanto di buono si è fatto per guadagnarsi la stima di qualcuno, al primo passo falso non ne sei più degno. Come per la fiducia, quando qualcosa o qualcuno ci sta troppo a cuore per consentire alle delusione di prevaricare, si TENTA di riaccordarla ma, troppo spesso, è un buco nell'acqua. Una presa in giro per sé stessi, principalmente, prima ancora per colei o colui che si 'finge' di considerare ancora degna.
Sarà che il dolore è più persistente del piacere. Il dolore lascia il segno, come tutte le sensazioni negative. Cicatrici esterne ed interne che impiegano tempo per rimarginarsi e che, comunque, anche quando pare di aver superato, quei segni sono sempre lì, indelebili. E quando ci si posa sopra lo sguardo.. ci pare di sentire ancora male.
Il piacere si può ricordare, il dolore non si dimentica.
Ed è probabilmente per questo che le sensazioni e i sentimenti negativi sono quelli più duraturi. Quelli i cui eventi scatenanti rimangono fissi nella memoria, impressi ben bene e no, non li scordi più. Li releghi in un angolino ma dimenticarsene.. non c'è verso.

Purtroppo, nel corso della nostra esistenza, tante cose vanno perdute e non ce modo di ritrovarle. E nel migliore (Che poi "migliore".. è da vedere!) dei casi quando le ritrovi non tornano più tale e quali a prima di perderle. Anche questo temo sia abbastanza inevitabile quanto deludente. Le esperienze ci cambiano, un pochetto pochetto per volta, ma ci cambiano. Cambiano il nostro modo di rapportarsi con gli altri, quello di affrontare le svariate situazioni.
Se infiliamo la mano in un cassetto, ipotizzandone il contenuto, fidandoci di quanto il cassetto lascia soltanto intravedere, scegliamo di correre un rischio. Può andare bene ma può anche andare male ed una lama tagliarci un dito perché siamo state troppo incaute e fiduciose.

Farà male, molto male, ma... la prossima volta ci ricorderemo di guardare con più attenzione prima di infilare la mano.
Semmai, in quel cassetto, la infileremo ancora..



Commenti

  1. Che te ne fai di un cassetto FETENTE se hai una bella cassettiera che adori proprio accanto? ;) via il marcio, pensa al pulito. La raccolta del legno è domani alle 8! :P

    RispondiElimina
  2. "Sono buonista, mica scema".
    Per questo, so che non lo farai. E poi quel cassetto non vale la candela, te ne sei accorta da sola.

    Léo G.

    RispondiElimina

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