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Visualizzazione dei post da 2017

Perle dai libri #156

Infatti il problema vero era proprio questo, che in giro c'erano mille cose da vedere, da vivere e imparare, ma io stavo piantato qua, fra una stanza di ospedale e il Villaggio Mancini. E quando non leggevo al babbo, quando non pedalavo fortissimo sulla bici per sentire il cuore che mi usciva dalle orecchie e il vento che mi rubava le lacrime, quando la mamma non mi stringeva nel suo abbraccio che mi toglieva il respiro e anche i pensieri, ecco, io mi sentivo tanto sperso e tanto, tantissimo solo. Solo, sì, anche se a  casa avevo un villaggio intero di zii, che già prima si erano promossi a nonni e adesso si comportavano pure da babbi. La solitudine è così, non devi mica essere solo per sentirla, ti prende anche in mezzo alla folla, perché quando ti senti solo davvero non è che ti mancano tante persone, te ne manca una, ma tanto. E a me mancava il mio babbo, e lo sapevo che un giorno sarebbe tornato, ma i mesi passavano e quel giorno non arrivava mai. E allora menomale che ...

Perle dai libri #155

Venerdì 23 febbraio. ore 16:30 Tre pareti e una montagna: il mondo finiva lì. Qualche cassa, un tavolo e una panca. Era la luce a farla sentire sicura. Le ombre si erano ritirate negli angoli e non facevano più paura, no: erano gentili e benevole. Aveva mangiato tutti i biscotti al cioccolato che erano sul bancone e adesso aveva un po' sete, ma non c'era niente da bere. Se solo papà fosse tornato. Pensò alla gita in montagna e alla motoslitta che era andato a prendere. Non aveva paura, quando guidava papà. Lui la faceva sedere davanti e la teneva stretta tra le braccia, con le mani sul manubrio. Una volta l'aveva perfino lasciata guidare. Ma siccome la motoslitta era pesante e curvare era difficile, poteva guidare solo quando c'erano pezzi dritti. Si domandò se rimettersi la tuta. Cominciava a fare un po' freddo. E poi così sarebbe stata pronta quando papà fosse tornato a prenderla. Fuori c'era la galleria. Aprì piano piano la porta e sbirciò di là....

J&J - Simon Curtis Flesh

This is not the way into my heart, into my head  Into my brain, into none of the above  This is just my way of unleashing the feelings deep inside of me  This spark of black that I seem to love  We can get a little crazy just for fun, just for fun  Don't even try to hold it back  Just let go  Tie me up and take me over till you're done  Till I'm done  You've got me fiendin' and I'm ready to blow  Push up to my body, sink your teeth into my Flesh  Get undressed, taste the flesh  Bite into me harder, sink your teeth into my Flesh  Pass the test, taste the flesh  Hold me up against the wall  Give it till I beg, give me some more  Make me bleed, I like it rough  Like it rough; rough; rough!  Push up to my body, sink your teeth into my Flesh  Hold my hands above my head  And push my face into the bed  Cause I...

Perle dai libri #154

Zsadist scosse la testa al ricordo delle ore silenziose che erano seguite. Lui e Phury avevano passato quasi tutto il tempo ad osservarsi, semplicemente. Erano entrambi in condizioni pietose, ma tra loro Phury era il più forte, malgrado gli mancasse una gamba. Con delle alghe e dei pezzi di legno gettati a riva dalle onde aveva messo insieme una zattera di fortuna che non garantiva nessuna stabilità. Quando il sole era tramontato, l'avevano trascinata nell'oceano galleggiando lungo la costa, verso la libertà. La libertà. Sì, come no.  Lui non era libero; non lo era mai stato. Tutti gli anni perduti non lo avevano mai abbandonato, la rabbia per ciò che gli era stato sottratto e per ciò che aveva subito era più viva che mai, più di quanto non fosse vivo lui stesso. Risentì Bella che gli diceva di amarlo. E gli venne voglia di mettersi a urlare. Invece riprese il cammino verso la Tana. Non aveva niente da darle, niente degno di lei, a parte la vendetta, perciò tanto vale...

Sense8 - Gay Pride

Grazie. Grazie! Grazie San Paolo! Grazie. (Lito! Lito! Lito! Lito!) Volevo dirvi che sono molto onorato di essere qui. Questo non è vero.. A essere sincero io.. non ho mai avuto tanta paura quanta ne ho adesso. Per tutta la vita, ho dovuto fingere di essere chi non ero. E per diventare chi volevo diventare, non potevo essere chi sono. Io sono un uomo gay. Non avevo mai detto queste parole in pubblico prima. Io sono un uomo gay. IO SONO UN UOMO GAY. IO SONO UN UOMO GAY! Per quale motivo avevo tanta paura di dirlo? Perché so che la gente ha paura delle persone che sono diverse da loro e.. ammettere che io sono diverso, e rifiutare di fingere di essere chi non sono, può costarmi una carriera costruita fingendomi chi non sono, il che è un po' folle a pensarci, ma io l'ho fatto. Io l'ho fatto. Per anni ho vissuto nel mondo fittizio di un set cinematografico, mai osando immaginare che un giorno, avrei potuto avere il coraggio di fare una cosa come questa......

Perle dai libri #153

C'erano corse, sussurri nell'oscurità, tintinnii e fischi di bombolette, odore di pittura fresca, centinaia di macchie rosse che sgocciolavano dai muri come sangue sulla neve. A diversi incroci vidi passare lampi di luci della polizia e sentii sirene che laceravano l'aria gelida. Tutto il centro sembrava sul piede di guerra, devastato da una turba di vagabondi rapidi e clandestini, commando senza volto che si lasciavano alle spalle una scia implacabile di cuori rossi di tutte le dimensioni, in via Mazzini, sulla chiesa di Santa Maria della Scala, su quella di San Tomio, nella via della casa di Giulietta, sulla statua di Dante a piazza dei Signori, su palazzo Maffei, sulla colonna del leone di Venezia. Quel bombing sistematico della città non rispettava niente. Quando arrivai a piazza delle Erbe, che in quel momento stavano occupando i carabinieri - c'erano reparti antisommossa con caschi e manganelli, e gruppi di writers bloccati con le mani al muro e zainetti con bomb...

Perle dai libri #152

Marnie L'ha lasciata sul frigo. La mia paga della settimana e una lettera in cui mi dice che è nei casini, e poi è arrivata la polizia. Mi hanno lasciato tenere i soldi, ma si sono presi la lettera. Gli sbirri sono fatti così. Cara Marnie, ho avuto un'emergenza e devo andarmene. Sei molto giovane, Marnie, ed essere giovani è un bene prezioso, che ti sfugge presto di mano,  e vorrei che non dovessi pentirti dei giorni che hai perso, è una cosa che fa piangere molto. Ti voglio bene, Mernie. Voglio bene a Nelly. E manda i miei più cari saluti a Lennie. Vlado Un altro nome nella lista degli assenti. Fra poco finirà lo spazio. La morte delle api Lisa O'Donnell Giudizio: 😊💗

Perle dai libri #151

Per qualche minuto camminiamo in silenzio. Però so che Tony non ha lasciato cadere l'argomento. Infine domanda: «Sei sicuro che sia una cosa sana?» «Secondo me è un bene che abbia sputato il rospo» dico. «Non sto parlando di lui. Sto parlando di te.» Non capisco. «E' lui che mi ha chiesto aiuto. Perché non dovrebbe essere una cosa sana per me?» Tony si stringe nelle spalle. «Il fatto è che questa volta non sono vulnerabile» spiego. «Non provo più nulla per lui in quel senso.» «L'altra volta sapevi di essere vulnerabile?» A questo posso rispondere tranquillamente. «Sì. Certo. E' così quando sei innamorato.» Tony sospira. «Io non posso saperlo.» Anche in lui c'è qualcosa di simile a quella parte di me che sente la mancanza di Noah. La differenza è che il suo desiderio non ha nome né volto.  «Un giorno il tuo principe arriverà» lo rassicuro. «E la prima cosa che gli dirò sarà: perché ci hai messo tanto?» Boy Meets Boy David Levithan ...

Perle dai libri #150

Ragnor strizzò gli occhi per vedere meglio. Raphael ricambiò con uno sguardo sbieco. Si percepiva una certa tensione nell'aria. - Oh, Magnus - disse Ragnor, coprendosi subito gli occhi con una grande mano verde - Oh, no, no. - Eh? - disse Magnus, sconcertato. Ragnor abbassò bruscamente la mano. - No, certo, hai ragione. Che sciocco. E' un vampiro. Dimostra solo quattordici anni. Quanti anni hai? Scommetto che in realtà sei più vecchio di noi due messi insieme, ah-ah-ah. Raphael guardò Ragnor come se fosse pazzo. Magnus fu quasi sollevato nel vederlo guardare così qualcun altro, tanto per cambiare. - Avrei compiuto sedici anni qualche giorno fa - disse lentamente il ragazzo. - Oh, Magnus! - gemette Ragnor. - Ma è disgustoso! Ma come hai potuto? Hai perso il cervello? - Eh? - ripeté Magnus di nuovo. - Avevamo concordato che diciotto anni era l'età limite - disse ancora Ragnor. - Tu , io e Catarina abbiamo fatto un patto. - Un pa..? Oh, aspetta un attimo. T...

Evak - Skam s3e9 - O helga natt Nils Bech

O helga natt, o helga stund för världen, då Gudamänskan till jorden steg ned! För att försona världens brott och synder, för oss han dödens smärta led Och hoppets stråle går igenom världen, och ljuset skimrar över land och hav Folk, fall nu neder, och hälsa glatt din frihet O helga natt, du frälsning åt oss gav O helga natt, du frälsning åt oss gav Ty frälsar'n krossat våra tunga bojor Vår jord är fri, himlen öppen nu är Uti din slav du ser en älskad broder, och se, din ovän skal bli dig så kär Från himlen bragte frälsaren oss friden, för oss han nedsteg i sin stilla grav Folk, fall nu neder, och hälsa glatt din frihet O helga natt, du frälsning åt oss gav O helga natt, du frälsning åt oss gav O helga natt - Nils Bech 💗 Evak 💗

Perle dai libri #149

Elvira Neri non credeva ai suoi occhi. Non aveva mai assistito a una scena del genere. Era rimasta con la bambina tra le braccia sul sagrato, per evitare la calca. La guardò per vedere se stesse bene. La piccola sorrise. Era il volto dell'innocenza. Sorrideva beata, per nulla turbata dalla follia collettiva che le si stava scatenando intorno. Guardandola, Elvira cominciò a ridere. Piano, dapprima, cercando di trattenersi. Ma, come accade in questi casi, più cercava di controllarsi e peggio era. E così a un certo punto straripò, e rise a gola piena, come non le capitava più da tempo. Fu come un lento contagio. Quelli accanto la seguirono subito. E la stessa cosa fecero quelli più in là. In breve, tutta la piazza rideva. Vecchi e bambini, donne e uomini, residenti e turisti, anche i chierichetti, che non capivano bene cosa stesse succedendo, ridevano confusi e inconsapevoli, come in un gigantesco rito liberatorio. Il vescovo si guardò intorno, sgomento. Ma cosa stava accadendo a B...

Perle dai libri #148

Zagor, che volava sempre più in alto o, meglio, che avrebbe desiderato tanto continuare a volare sempre più in alto, finì dritto come una palla di fucile nelle acque del lago di Bolsena e non lo trovarono più. Davvero, non lo trovarono più. I vigili del fuoco mandarono sommozzatori per una settimana e più, ma niente. Zagor passò alla storia del deltaplanismo italiano, mentre il nostro collega passò direttamente alla leggenda, e al giornale venne chiamato per anni l'Innominabile, nel timore di ripercussioni fisiche anche solo a pronunciarne il nome. Ma lui faceva le previsioni meteo e io facevo la cronaca giudiziaria. Che qualcosa, però, avevano in comune. Entrambe portavano tempesta e facevano infuriare la gente. Disperato, infilai la testa sotto il cuscino pensando che ero andato a letto alle due per colpa della quarantaduesima visione del Signore degli Anelli  che avevo voluto seguire fino alla fine. Come se non lo avessi saputo, come andava a finire. Come se non lo ...

11 Settembre 2001

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Evak - Skam s3e8 - High for this The weeknd

You don't know What's in store But you know what you're here for Close your eyes Lay yourself beside me Ohh Hold tight For this ride We don't need no protection Come on love We don't need attention Open your hand Take a glass Don't be scared I'm right here Even though You don't roll Trust me girl You wanna be high for this Take it off You want it off 'Cause I know What you're feeling It's okay, Girl I feel it too Let it beat Baby breathe I swear I'm right here We'll be good I promise, we'll be so good Ehh Open your hand Take a glass Don't be scared I'm right here Even though You don't roll Trust me girl You wanna be high for this You wanna be high for this You wanna be high for this You wanna be high for this yeahh ey oh You wanna be high for this High for this - The weeknd 💗 Evak 💗 ...

Sense8

Grandiosi. Li amo! 💗

Perle dai libri #147

Tony era uno stupido, o forse qualcosa di peggio. Il suo comportamento con le donne sembrava guidato da impulsi psicopatici; sapeva essere buono e simpatico, ma quando c'erano di mezzo le donne cambiava completamente. Anche Thoros, sempre così equilibrato, si mostrava irrazionalmente egocentrico e possessivo riguardo quella sua preziosa proprietà. In effetti, sembrava che tutti fossero sospinti da impulsi strani e irrazionali, al punto che Emilio cominciava ad apparire l'unica persona di tutto il dannato gruppo con la testa sulle spalle. E nessuno gli dava retta. Era esattamente come in Vietnam. Le circostanze eccezionali cambiano le persone, le rendono peggiori o migliori di come potrebbero essere. Era tutto sottosopra, tutto incasinato... Ma lui avrebbe rivisto Tiffany e in qualche modo questo sarebbe stato utile. Non sapeva come e perché, ma sapeva perlomeno che qualcosa avrebbe avuto senso. Il brivido dei tropici Cathy Cash-Spellman Giudizio: 😊  ...

Perle dai libri #146

«Sei felice?» In quello spazio di confine tra terra e mare, le venne in mente la trattativa di una casa. Una coppia bramava un appartamento vicino al mare, dalle parti di Trani, ma non riusciva ad arrivare alla cifra richiesta. La proprietaria lo venne a sapere. Erano ragazzi che conosceva di vista, e potendoselo permettere abbassò sorprendentemente il prezzo. Ci mise un po' a decidersi, tergiversava, diceva che ci doveva pensare, che in fondo non aveva fretta che forse non l'avrebbe più venduta. Poi un giorno la signora aveva incontrato i ragazzi per strada, mano nella mano, mentre guardavano i prezzi fuori da un ristorante. Così chiamò l'agenzia e fece il più grande regalo della sua vita, senza una ragione precisa. Quando Chiara incontrò i due per dirglielo, non riuscivano a crederci, e fu il ragazzo a commuoversi. In quel momento capì cos'era la felicità, e si chiese se si sarebbe mai sentita così. «Allora, sei felice o no?» «Ci sto pensando...» «Se ci stai...

Perle dai libri #145

«Lo sai? Anche a Roma a marzo piove..» fece Rocco. Italo alzò gli occhi al cielo. Era il momento della suonata nostalgica di Rocco Schiavone. Sospirò guardando la strada e si mise in ascolto. Altro non poteva fare. «Solo che non è più una pioggia fredda. E' tiepida. Fa bene ai fiori e ai prati. Basta un raggio di sole e quelli si riempiono già di margherite. Ti devi coprire, ma è bello andare in giro per Roma a marzo. E' come quando da piccolo aspettavi un regalo. Sai che sta per arrivare, e quei minuti di attesa sono i più belli. Sei coperto ma lo senti nelle ossa che le cose stanno per cambiare. Che non manca molto alla primavera. Poi ti giri e t'accorgi che le donne l'hanno già avvertita. La primavera. Lo sanno molto prima di te. Un bel giorno ti svegli, esci di casa e le vedi. Dovunque. Ti viene il torcicollo a guardarle. Non si capisce dove sono state fino ad allora. So' come i bruchi e le farfalle. Stanno in  letargo  e poi esplodono e a te gira la testa. A ...

Evak - Skam s3e8 - 5 fine frøkner Gabrielle

Åh hosianna, Annotate Hevenu shalom Fem fine frøkner ska aldri dra hjem Lyden av noe som slipper oss fri Vi har'sje penger men vi eier allting Å vi trenger ikke verden, for meg og deg e verden Vi trenger ikke verden, for meg og deg e verden Lyden av noe som slipper oss fri Vi har'sje penger men vi eier allting Du får meg til å kjøre meg opp Det e ingenting som kan kjøre meg ned Du får alt til å sprenge i kok D e ingen andre eg heller gjør det her med Fem fine frøkner oppi klubber, oppi klubben, vi befaler Sku det helt opp i himmelen Om det e fem fine fyrer spiller ingen rolle på det Ingen andre eg heller gjør det her med Send meg den derre du vet som får oss til å kjenne det brenner i hele vår kropp Det e som å fly over hele vår by, denne sangen va fet så vi satt an på ny?, mine damer e så stunning Kanskje vi e litt ufyslige Men ka gjør det når det'sje lenger e dag Fem fine frøkner, tre på en rad Dem står al...

Evak - Skam s3e7 - Tonight Lykke Li

Watch my back so I'll make sure You're right behind me as before Yesterday the night before tomorrow Dry my eyes so you won't know Dry my eyes so I won't show I know you're right behind me And don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight You walk the surface of this town The high heels above the ground And high horses that we know Keep us safe until the night You know them all, I know it all Stay put and play along Cause I'm looking for my friend Now I got you, got you And don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let me go tonight Don't you let me go, let m...

Perle dai libri #144

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove... «Ehi, Chuck.» Qualcuno ha appena detto il mio nome. Non può essere. Mi concentro sull'armadietto. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette... «Chuck?» Alzo gli occhi. Davanti a me, c'è nientepopodimenoche Amy. «Chuck, giusto?» dice. Record mondiale di sguardo più lungo senza battere ciglio. «Sì, ehm, sì. Ciao.» E' già qualcosa. «Sono Amy.» Si blocca. «Presente l'ora di matematica...?» Faccio del mio meglio per fingere che questo non sia il momento più importante della mia vita e che non abbia passato tutto il mese a spararmi le pippe pensando a lei e a tenerne il conto. «Ah, ciao.» Di più non riesco a fare. Lei allunga la mano e gliela stringo. Quant'è morbida... Potrei non lavarmi più la mia. Solo per un po'. E' un momento imbarazzante (ancora non ho capito cosa diavolo sta succedendo e cos'ho fatto per meritarmelo). Mi chiamo Chuck Aaron Karo G...

Perle dai libri #143

Ebbro d'amore e di felicità me la feci a piedi da casa Upson fino a Washington Square. Salii i gradini tre alla volta e trovai zia Mame, reclina nel suo immane letto dorato, che infilzava spilli su una mappa militare dell'Europa. «Sei tu, tesorino?». «Sì, zia Mame,» risposi mettendo il naso dentro «sei sveglia?» «Certo che no, caro. Lo sai che ho questo vezzo di dormire seduta, con una mappa in grembo e tutte le luci accese. Fa talmente Napoleone..». Entrai in punta di piedi nella stanza e andai a sedermi sul bordo del letto.  «Zia Mame, mi sono fidanzato e sto per sposarmi». I Balcani precipitarono sulle lenzuola. gli occhiali da lettura di tartaruga scivolarono sulla punta del naso. «Sposarti?» strillò zia Mame. «Tu? Ma se sei ancora un bambino!». «Ho ventidue anni, una laurea, qualche soldo e sono innamorato». «Ma caro, come si dice è un fulmine a ciel sereno. E chi sarebbe questa ragazza?». Fece una pausa, e cambiò leggermente tono. «Non sarà Miss Bubbles, v...

Evak - Skam s3e6 - Hate Me Now Nas ft. Puff Daddy

Escobar's season has returned It's been a long time, been a long time comin' It's life or death for me now But you know, there's no turning back now This is what makes me, this is what I am Feel me, let's go You can hate me now but I won't stop now 'Cause I can't stop now, you can hate me now But I won't stop now 'cause I can't stop now You can hate me now, you can hate me now Do it now, do it now, do it now Don't hate me, hate the money I see, clothes that I buy Ice that I wear, clothes that I try, close your eyes Picture me rollin', sixes, money foldin' Bitches honeys that swollen, the riches, Nas get in ya Most critically acclaimed Pulitzer prize winner Best storyteller thug narrator my style's greater Model dater, big threat to a lot of you haters Commentators ring side try watchin' my paper Almost a decade quite impressive, most of the best is in th...

Perle dai libri #142

6 aprile 1984 La mattina dell'ultimo giorno della sua vita, Janie Crowley si sedette accanto a Connor Whitby sull'autobus. Si sentiva stranamente in affanno e cercò di calmarsi con respiri lenti e profondi. Con scarsi risultati. "Tranquilla." «Ho qualcosa da dirti.» Lui restò in silenzio. Non parlava mai molto, pensò Janie. Lo guardò studiarsi le mani appoggiate sulle ginocchia e le studiò anche lei. Aveva le mani molto grandi, notò con un brivido, di paura o di trepidazione, o forse entrambe le cose. Le sue erano gelate. Erano sempre gelate. Se le mise sotto il maglione per riscaldarle. «Ho preso una decisione.» Lui girò la testa all'improvviso per guardarla. L'autobus sobbalzò mentre faceva una curva e i loro corpi scivolarono più vicini, cosicché i loro occhi si ritrovarono a pochi centimetri di distanza. Janie respirava così affannosamente che si chiese se ci fosse qualcosa che non andava in lei. «Sentiamo» disse lui. I segreti...

Evak - Skam s3e5 - Berghain 2016 Nesbrurussen Mikkel Øwre

Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up A lot of people just don't know how to get past these bouncers I've asked some people: "How did you do it?" ??? Berghain, are you doing a reading about Bergain? Sure guy. So, you got into the Berghain. It's really difficult to get in. Tell me, how do I get into the Berghain? Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up Everybody put your hands up DJ turn it up ...

Diario delle vacanze 9 - Paestum, Salerno

Per quest'anno, non cambiare Stessa spiaggia stesso mare.. Siamo tornati a Salerno, al Camping La Riva , dove lo scorso anno ci siamo trovati così bene da decidere di ripetere l'esperienza. Quest'estate, tra emergenza incendi e mare grosso, non ci è andata troppo liscia. Il mare grosso ci sta, capita. Dopo un temporale notturno (che ha rinfrescato l'aria e ci voleva, eccome!), il mare era così agitato da non consentire la balneazione per due giorni. Peccato che per noi fossero gli ultimi tre giorni di permanenza al camping. Diciamo che la vacanza è finita maluccio , ma è cominciata peggio! Il nostro arrivo, infatti, è stato accolto da una giornata ventosissima ma il peggio è accaduto il giorno seguente. Tutta la zona di Capaccio, Agropoli e dintorni è stata assediata dalle fiamme di incendi che, alimentati dal vento, pareva non si riuscisse a dominare. Uno di quegli incendi raggiunse anche la nostra zona. Le fiamme erano visibili tanto erano vicine. Un mo...