«Lo sai? Anche a Roma a marzo piove..» fece Rocco. Italo alzò gli occhi al cielo. Era il momento della suonata nostalgica di Rocco Schiavone. Sospirò guardando la strada e si mise in ascolto. Altro non poteva fare. «Solo che non è più una pioggia fredda. E' tiepida. Fa bene ai fiori e ai prati. Basta un raggio di sole e quelli si riempiono già di margherite. Ti devi coprire, ma è bello andare in giro per Roma a marzo. E' come quando da piccolo aspettavi un regalo. Sai che sta per arrivare, e quei minuti di attesa sono i più belli. Sei coperto ma lo senti nelle ossa che le cose stanno per cambiare. Che non manca molto alla primavera. Poi ti giri e t'accorgi che le donne l'hanno già avvertita. La primavera. Lo sanno molto prima di te. Un bel giorno ti svegli, esci di casa e le vedi. Dovunque. Ti viene il torcicollo a guardarle. Non si capisce dove sono state fino ad allora. So' come i bruchi e le farfalle. Stanno in letargo e poi esplodono e a te gira la testa. A primavera saltano tutti gli schemi. Non ci sono più le magre, le grasse, le cozze e le belle. A Roma a primavera devi solo stare lì a osservare in silenzio lo spettacolo. E te le devi godere. Ti siedi su una panchina e le guardi passare. E ringrazi Iddio di essere un uomo. Sai perché? Perché tu a quei livelli di bellezza non ci arriverai mai e quando invecchierai avrai poco da perdere. Invece loro sì. Tutti quei colori un giorno si spegneranno, evaporeranno, come il cielo di questa cazzo di città che non si vede quasi mai. Ed è una cosa terribile la vecchiaia. La vecchiaia è la vendetta dei brutti. Perché è quella passata di vernice che ammazza tutta la bellezza e che riduce a zero le differenze. E mentre le guardi dalla tua panchina, pensi che quelle creature un giorno non si riconosceranno più davanti allo specchio. La sai una cosa Italo? Le donne non dovrebbero invecchiare mai».
La costola di Adamo
Antonio Manzini
Giudizio: 😊💗
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