Non potei fare a meno di pensare, con una fitta di disagio, a Trevor Williams. Mi coprii la bocca con la mano e lo osservai per qualche secondo. La odiava. La odiava e stava male, peggio di prima, e mi dispiaceva moltissimo per lui, mi dispiaceva che tutti i suoi sentimenti per Stella fossero contaminati da questa immonda falsità.
Uscendo dalla stanza lo sentii canticchiare tranquillamente fra sé. Poi, appena chiusi la porta, gridò: «Clave!».
Tornai indietro e rimasi ad aspettare, con la mano sulla porta.
«Sì?».
Si alzò in piedi, e pensai che stesse per aggredirmi. Ma la sua insolenza e il suo rancore si erano dissolti. Nella preghiera che mi rivolse con voce bassa e roca, e in tono assolutamente ragionevole, era rimasta solo una disperata sincerità.
«Lasciamela vedere».
Ero stupefatto.
«Che male ci può essere? Solo cinque minuti».
Era quasi riuscito a farmi credere che la odiava, ma alla fine aveva dovuto cambiar tattica. Guardando il povero essere spezzato che avevo davanti provai uno slancio di tenerezza: Edgar aveva bisogno di protezione e di aiuto, perché qualunque cosa Stella gli avesse dato, lui era troppo fragile per vivere senza.
«No».
Follia
Patrick McGrath
Giudizio: 😊💗
Commenti
Posta un commento