«Potrebbe riuscire a entrare in macchina?» chiese Butch.
«Se volesse, sì. Per fortuna non può essere ancora molto affamata.»
«Già, be'.. e se in pancia le fosse rimasto un angolino per una gelatina alla frutta?» farfugliò Butch.
La bestia scrollò la testa, agitando la criniera nera sottola la luna. Poi con un ululato si lanciò alla carica contro l'automobile, facendo grandiosi balzi sulle zampe posteriori.
Butch controllò un'altra volta la serratura della portiera, poi pensò che tanto valeva fare la figura del fifone e si buttò a terra.
La creatura si fermò proprio accanto al SUV e si accucciò. Era talmente vicina che quando espirava il suo fiato appanava il finestrino dal lato di Butch. Quel coso faceva spavento: con gli occhi bianchi socchiusi e quelle terribili zanne nelle fauci spalancate e ringhiose, sembrava uscito da uno di quegli incubi che si fanno quando si ha la febbre. Il sangue nero dei lesser colava sul suo petto come petrolio greggio.
La bestia alzò le muscolose zampe anteriori.
Cristo santo, quegli artigli erano affilati come pugnali! Al confronto, il simpatico armamentario di Freddie Krueger faceva pensare piuttosto a degli scovolini da pipa.
Eppure lì dentro c'era Rhage. Da qualche parte.
Butch posò la mano sul finestrino, quasi potesse raggiungere con quel gesto l'amico vampiro.
La creatura alzò la testa di scatto, battendo le palpebre sugli occhi bianchi. All'improvviso esalò un sopsiro profondo, poi il corpo massiccio cominciò a tremare. Dalla gola le uscì un grido acuto, lacerante, che risuonò nella notte. Ci fu un altro lampo abbagliante. E poi Rhage giacque a terra, nudo.
Quasi tenebra - La confraternita del pugnale nero #2
J. R. Ward
Giudizio: 😊💓
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