Andò al guardaroba e aprì la porta. «Non darmi più consigli» sbottò.
Della Lee sfogliava uno dei vecchi taccuini della sua
scatola. Addosso aveva ancora quasi tutti, se non tutti, i vestiti. I capelli qual giorno erano raccolti in uno chignon,
tenuto precariamente al suo posto dal diadema. La donna alzò lo sguardo. « Che
cosa?»
«Ho detto, non darmi più consigli. Smettila di cercare di
aiutarmi. In particolare non mi piacciono gli effetti del tuo piano.»
«Perché?»
«Perché Adam si comporta in modo strano» rispose Josey. «Se
non mi avessi incoraggiata ad uscire venerdì sera, io non l’avrei mai visto al
festival e.. e non l’avrei scioccato.»
«L’hai toccato in modo sconveniente? Non ti ho mai detto di
farlo.»
«Ovvio che non l’ho toccato in modo sconveniente!»
Della Lee chiuse il taccuino che stava leggendo, poi si
grattò la fronte. Diventava ogni giorno più pallina, la pelle stava assumendo
una trasparenza bianca e quasi rilucente.
Forse si era ammalata dopo aver nuotato nel fiume in quel
periodo dell’anno. Le stava bene. Chi va a nuotare nel Green Cove River a
novembre?
«Allora, come l’hai scioccato esattamente?»
«Mostrandomi fuori di qui.» Josey agitò il braccio a
indicare la stanza. «Truccata e con i capelli sciolti.»
«Oh, mio Dio, vuoi dire che ha scoperto che sei una donna? E
se si spargesse la voce? Che cosa farai quando la gente inizierà a trattarti
come un’adulta e non come una bambina di dieci anni?»
Josey sbuffò. «Come se fosse possibile.»
«Giusto» disse Della Lee. «Prima dovresti smettere di
comportarti come una bambina di dieci anni.»
Giorni di zucchero fragole e neve
Addison Allen Sarah
Giudizio: 😊💓
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