Julie smette di mangiare e fissa la bottiglia. Mi guarda e sorride.
«Però, signor Zombie. Mi hai letto nel pensiero». Svita il tappo e dà una lunga sorsata. «Anche la birra non la bevevo da un po'. Dentro lo Stadio non sono ammesse sostanze che alterano la mente. Bisogna stare sempre all'erta, sul chi va là, eccetera eccetera». Prende un'altra sorsata e mi studia con uno sguardo un po' sarcastico. «Forse non sei un vero mostro, signor Zombie. Cioè, chiunque apprezzi una buona birra è quasi okay per i miei parametri».
La guardo e mi porto una mano al petto. «Il mio... nome...». Respiro affannosamente ma non so come continuare.
Lei mette giù la birra e si china un po' in avanti. «Hai un nome?».
Annuisco.
Le labbra le si arricciano in un sorrisetto divertito. «Come ti chiami?».
Chiudo gli occhi e mi sforzo di pensare, cercando di tirarlo fuori dal vuoto, ma ci ho già provato un sacco di volte in passato.
«Rrr», dico, cercando di pronunciarlo.
«Rur? Ti chiami Rur?».
Scuoto il capo. «Rrrrr...».
«Rrr? Inizia con la R?»
Annuisco.
«Robert?».
Scuoto il capo.
«Rick? Rodney?».
Scuoto il capo.
«Ah.. Rambo?».
Sospiro e guardo il tavolo.
«Che ne dici se ti chiamo solo "R"? E' un inizio, no?».
La guardo negli occhi. «R». Un lento sorriso mi si insinua sulla faccia.
«Ciao R», dice. «Io sono Julie. Ma questo lo sapevi, no? Mi sa che devo essere una qualche cazzo di celebrità». Spinge la birra verso di me. «Bevi un sorso».
Warm bodies
Isaac Marion
😊💓
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