«Cos'è il Dedalo della Nube?» li interroga Bailey.
«Scommetto che ancora non hai scovato nessuno dei tendoni migliori.» Widget scuote la testa. «Dovrai tornare, non possiamo certo visitarli tutti in una notte. Forse per questo a Pet è venuto mal di testa: è stata la visione di noi obbligati a scorrazzarti ovunque per mostrarti tutto il meglio che ti sei perso.»
«Widget riesce a vedere il passato» dice Poppet all'improvviso, sviando il discorso. «Anche per questo le sue storie sono bellissime.»
«Il passato è più facile» replica Widget. «E' già lì.»
«Nelle stelle?» domanda Bailey.
«No. Sulla gente. Il passato ti si appiccica addosso come lo zucchero a velo alle dita. Alcuni tentano di spolveralo via, però non c'è niente da fare: gli eventi e le cose che ti hanno portato dove sei ora restano lì per sempre. Posso.. be', no, leggere non è la parola giusta, comunque non lo è nemmeno per definire quello che Poppet fa con le stelle.»
«Perciò riesci a vedere anche il mio passato?» chiede Bailey.
«Potrei. Però cerco di non farlo senza permesso, a meno che qualcosa no sia proprio così evidente. Ti dispiace se ci provo?»
Bailey scuote la testa. «Per niente.»
Widget lo fissa per un attimo, non abbastanza a lungo da metterlo in soggezione, ma poco ci manca.
«C'è un albero» inizia. «Un'antica, imponente quercia dove ti senti più a casa che a casa tua, anche se non tanto quanto qui.» Rivolge un gesto ai tendoni e alle luci. «Un senso di solitudine, sebbene tu sia in mezzo ad altra gente. Mele. E tua sorella sembra una vera perla» aggiunge con un pizzico di sarcasmo.
Il circo della notte
Erin Morgenstern
Giudizio: 😊💗
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