Morivo dalla voglia di guardare anch'io, ma capii che sarebbe stato un po' troppo palese. «Hai idea di chi siano?»
«No. Forse vogliono il tuo numero di telefono» rispose Roth. «Saranno membri del tuo fan club.»
Una volta aveva detto che sarebbe stato il presidente del mio fan club, che era una cosa stupidissima, ma il cuore mi si strinse nel ripensarci, perché in realtà per lui non aveva significato nulla.
Inspirai l'aria frizzante della sera. «Cosa facciamo?»
«Hai la macchina nel parcheggio coperto, giusto?» a Zayne. Gli lanciai un'occhiata interrogativa e lui mi strizzò l'occhio. «Vi stavo seguendo.»
«Fantastico.» La mano di Zayne scivolò fuori dalla mia e si posò sulla parte bassa della schiena. «Quindi sei un Demone e uno stalker. Fantastico.»
«Bella battuta, Mr. Roccia.» Roth ridacchiò nel sentire il ringhio sommesso di Zayne. «Vediamo se ci seguono anche lì. Cosa potranno mai fare di così brutto? Sono umani.»
Non volevo soffermarmi a pensare al fatto che gli umani erano capaci di fare cose orribili. Non potevo farci nulla. Pensai all'ultima volta che io e Roth eravamo stati in un parcheggio coperto, con i Sanguinari che cercavano di giocare a palla con le nostre teste. Non avevo avuto esperienze molto positive nei parcheggi, così come nei veicoli.
Il mio respiro si condensava in nuvolette biancastre e avevo ormai il naso gelato quando girammo l'angolo e finalmente guardai indietro, oltre Roth. Dopo alcuni passanti c'era i due tizi del ristorante, con le code delle camicie che sbattevano nel vento. Dalla cintura di uno dei due venne un riflesso di qualcosa di metallico, coperto in parte dalla camicia. Mi venne un colpo. «Credo che uno dei due abbia una pistola.»
«Cristo» borbottò Zayne.
Roth ridacchiò. «Se cercano di rapinarci, giuro che mi metto a ridere.»
«Solo tu potresti trovarlo divertente» ribattei io, arricciando il naso. Non avevo voglia di aggiungere una rapina alla lista dei casini che erano successi quella settimana.
«Perché?» replicò lui mentre entravamo nel parcheggio dall'ingresso pedonale. «Se è così, hanno scelto le persone sbagliate.»
Non c'erano rumori nel parcheggio e le luci nel soffitto proittavano tristi raggi gialli sui cofani delle macchine e sul cemento sporco e macchiato. In quel posto non c'era una sola, maledettissima cosa che mi trasmettesse un senso di tranquillità del tipo "qui non può succedere niente di male".
Quando arrivammo alla prima fila di macchine, dietro di noi rieccheggiarono dei passi. Roth si fermò di colpo e Zayne si voltò, piazzandosi davanti a me. Si tolse il cappellino e me lo passò. Mi chiesi cosa voleva che facessi. Che glielo tenessi perché aveva paura di sporcarlo?
Uno dei due giovani avanzò; non era quello che pensavo avesse una pistola. Sotto la luce fioca, i suoi lineamenti sembravano infossati, scavati, come se non facesse un pasto decente da un bel pezzo.
Roth incrociò le braccia, e la maglietta si rese sulle sue spalle muscolose. «Come butta, Raga?»
Alzai gli occhi al cielo.
Freddo come la pietra - The Dark Elements 2
Jennifer L. Armentrout
Giudizio: 😊💓
Commenti
Posta un commento