Ancora rido. Segno che il mio senso dell'umorismo è intatto, nonostante tutto, per fortuna!!
Umorismo condito da una considerevole dose di autoironia perché, insomma, facile (Quasi obbligatorio!!) ridere quando a cadere è qualcun altro, ma quello che finisce gambe all'aria e culo per terra.. solitamente ride un pò di meno!
Io, invece, ho riso. Ho riso sul dolore tremendo che ho provato.
Ero in ritardo, come al solito. Mi alzo alle 7 del mattino per uscire di casa alle 8:20. Un'ora e venti minuti per lavare e vestire le due pesti, lavare e vestire me stessa e colazionare.
Tre semplici operazioni che, teoricamente, non dovrebbero richiedere tanto tempo ma, puntualmente, alle 8:20 sto intimando alla peste grande di mettere il giubbetto.. (Possibilmente in silenzio visto che Giu comincia a parlare appena apre gli occhi per smettere quando li chiude... e, forse, parla anche nel sonno! xD ) ..mentre infilo le scarpe alla peste piccola.
E a quell'ora dovrei essere già fuori dal cancello per arrivare in orario a scuola.
Per quanto mi sforzi, però, è raro che riesca a rispettare la tabella di marcia e, quindi, per compensare non mi resta altro da fare che.. correre!
E' vero che ho meritato l'appellativo di "Donna dell'ultimo minuto" perché, effettivamente, ci sono volte che davvero tiro fino all'ultimo minuto, magari perdendomi in qualcosa di piacevole che sto facendo e che non vorrei proprio interrompere.. però non è questo il caso. La mattina vorrei non dover correre e, quindi, mi muovo in anticipo ma, puntualmente, 'qualcuno' si ricorda che deve andare in bagno, 'qualcun altro' ha improvvisamente dimenticato come si infilano le scarpe.. per cui mi tocca correre.
E' andata così anche stamattina. Tra il frignare della peste grande che PRETENDEVA che la peste piccola mangiasse a scuola e il ribattere della suddetta peste piccola che, DISPETTOSAMENTE, continuava a chiedere conferma del contrario ripetendo quasi senza sosta: "E' vero mamma che non mangio a scuola. E' vero che non mangio?", sono uscita di casa di corsa, quasi trascinandomeli dietro.
La pavimentazione umida, qualche foglia bagnata e la mia costante distrazione hanno fatto il resto.
Ho messo il piedi in fallo e.. volaaaaaaaare!
Gambe all'aria e culo per terra! Una caduta che manco quel sacco di patate biondo avrebbe potuto eguagliare!! Una botta tremenda.
Ho cercato di imprecare il minimo anche perché ad ogni parola fuori posto i miei bimbi (Li tenevo ancora per mano e non so proprio come abbia fatto a non portarmeli appresso nella caduta!!) mi rimproveravano con quel loro "non si dice!!!" molto irritante in quel frangente. (Ma, del resto, altro non è che l'imitazione di quello che io dico a loro quando capita che ripetano qualche parola sconcia.).
Avrei dovuto piangere per il dolore che ho provato e invece.. ho riso.
Ho riso come una matta per almeno due minuti (E coloro che erano dentro casa... non si sono accorti di nulla! INCREDIBILE!!), poi ho realizzato, in un attimo di lucidità, che eravamo già in ritardo di cinque minuti quando siamo usciti, prima della mitica caduta.
Temporeggiare oltre non era possibile.
Mi sono stoicamente tirata su e, ammaccata e dolorante, ho accompagnato i bimbi a scuola.
Non potevo correre, quello sarebbe stato chiedere troppo, quindi siamo arrivati irrimediabilmente in ritardo. O meglio, solo la peste grande è arrivata un pò in ritardo, quella piccola ha tempo fino alle 8:45.
Ora, nonostante il dolore lancinante che non mi permette di stare né seduta né stesa, penso che quella caduta sia stata provvidenziale.. per certi versi.
E' stato come quel genere di eventi che quando si verificano ti inducono a riflettere in maniera più approfondita e, tali riflessioni, risultano addirittura rivelatrici. Cioè.. niente di trascendentale, eh! Alla fine ho battuto il sedere mica la testa! E non ho rischiato la vita (Almeno credo!!), al massimo.. di rompermi la schiena.
La rivelazione: VOGLIO RIDERE.
Ho bisogno di ridere, di riappropriarmi della mia serenità, del mio positivismo. Voglio ridere e far ridere le persone che mi stanno intorno, quelle che amo, quelle a cui tengo, quelle il cui sorriso illumina anche la mia di vita. Perché io sono quella pazza che anche quando cade e si massacra..... sorride sempre!
Ieri sera ho mangiato l'ultimo pezzetto della buonissima torta carote e yogurt (La cui ricetta mi è stata data dalla mia Stellina e che ho fatto io, con le mie manine, ma con la supervisione di una persona competente. Ebbene sì, non sono capace a fare i dolci... ahimè.) mentre guardavo i ragazzi della Mens Sana 'massacrare' quelli del Galatasaray. Bella partita che il Siena ha vinto 103-77.
Bo Mc Calebb è stato grandioso. Così come il Capitano Shaun Stonerook. E Rimantas Kaukenas! Vabbé.. hanno fatto un buon lavoro tutti!
Ecco i Best Moments (Alcuni!) del match:
Commenti
Posta un commento