Io lo sapevo, lo sapevo che mi toccava attaccare con l'aerosol. Non lo sopporto. Ha un saporaccio e poi mi irrita la gola ma, se voglio far passare la tosse, pare che il mio dottore (Sempre lo stesso, quello fittizio e ritardatario! Non sono in vena di polemiche stasera ma.. dico io, hai un benedetto orario per ricevere i tuoi pazienti, un'ora in tutto, vedi di rispettarlo, almeno quello.) non sappia prescrivere altro. E' vero che la tosse, generalmente, pare sia sintomo di un altro male piuttosto che un male in sé. A me sta massacrando da due giorni ed è solo perché non ce la faccio più che ho deciso che fosse il caso di farlo, 'sto benedetto aerosol.
Questo è il risultato di quando si esce poco coperti in una giornata di pioggia. E dire che avevo l'ombrello, eh! Mi chiedo a cosa caspita serve se poi torno a casa con la schiena completamente zuppa?
A niente.
Potevo risparmiarmelo l'altro giorno di uscire con la pioggia ma il senso del dovere ha prevalso sulla pigrizia e ho portato il bimbo a scuola nonostante il diluvio universale in corso.
La piccola peste pareva cappuccetto rosso ma in blu, visto che la sua mantellina da pioggia è, appunto, blu. Cappuccetto blu. Con tanto di stivali da pioggia e ombrellino personale.
Lui non si è bagnato...e per fortuna!
In compenso io, sotto il mio maxi ombrellone, ho pensato che riparare lo zaino fosse opportuno.
Molto furba come scelta.. lo zaino è arrivato a scuola asciuttissimo. Io sono arrivata a casa fradicia.
E adesso tossisco l'anima in media ogni due minuti.
Che brutto periodo. Davvero pessimo. Qui non si tratta più neanche di "come ti muovi ti muovi pesti una merda". Forse il segreto per una vita serena è l'indifferenza, prendere le distanze da tutto e tutti e ridimensionare ciò che va ridimensionato.
Probabilmente sarebbe più saggio e più salutare per me staccare la spina e dedicarmi esclusivamente a ciò che davvero conta.
Il fatto è che parte di quello da cui dovrei prendere le dovute distanze, per me è importante.
E' qualcosa che è nato nella semplicità, un pò per volta, fino a conquistarsi un posto speciale nella mia vita.
E come tutte le cose speciali, io avrei dovuto averne più cura. Avrei dovuto proteggerla di più, salvaguardarla, impedire di trascinarla in questioni stupide e insensate che l'hanno messa a dura prova, incrinandola.
Mi sentivo quasi una privilegiata ed in quel qualcosa ho investito molto più di quanto avrei dovuto.
Ma non ho rimpianti poiché per ogni istante donato ne ho ricevuto in cambio uno prezioso in ugual misura.
Purtroppo quando certi meccanismi si attivano e un pò come accendere una miccia ed accorgersi troppo tardi che si consuma. E stupidamente cerchi di spegnerla e.. boom.. quando esplode sei così vicina che vai a pezzi.
Cose che capitano, anche quando ti augureresti il contrario e provi a fare in modo che non avvenga. Capitano e fa davvero male.
Fa male perché ci credevo. Fa male perché non sono stata abbastanza attenta da rendermi conto di cosa stava per accadere. Fa male perché rinunciare mi costa tanto.
Fa male perché temo di non poter rimediare. Probabilmente non c'è neanche nulla per cui rimediare.
Ed ora non posso che restare a guardare ed aspettare.
Tutto si paga, prima o poi, ogni singolo sbaglio, anche il piccolo, il più insignificante. Il conto arriva sempre, presto o tardi. Ma stavolta il prezzo è decisamente alto......
Ho bisogno di dormire...
..tosse permettendo.
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