Sbalzi d'umore.
Passare dalla modalità "D'accordo.. pian piano tutto si aggiusta.. ne sono sicura.. deve aggiustarsi" alla modalità "Non voglio essere rotta il cazzo manco se stai passando a miglior vita, a meno che non mi dai un passaggio!".
E ammetto che quando le due modalità si danno il cambio a distanza troppo ravvicinata è facile pensare che io sia mentalmente instabile.. o che mi sia rifornita da uno spacciatore poco attento.
In realtà non lo sono. Nessuna delle due. Non sono mentalmente instabile.. (Nonostante il parere contrario di molti!) ..e non mi drogo (E qui nessuno ha niente da dire. Alzata di mani generale!).
Sono solo troppo... incauta.
Stamane il marito era a casa e ho deciso, perché no, di approfittarne. C'era chi vestiva, chi preparava la colazione, chi badava. Allora, dopo la notte di feccia appena trascorsa, ho pensato di concedermi una lunga doccia calda. Di solito devo impiegarci cinque minuti, al massimo sette (Se opto per il succo di frutta piuttosto che il bicchiere di latte e orzo.). Stamane potevo concedermene quindici. Ho impiegato gli stessi cinque minuti perché io ho una caldaia che si crede uno scaldabagno.
Il funzionamento delle caldaie è semplice da illustrare. Il gas che vi arriva dentro attiva il meccanismo che scalda l'acqua. Il gas vi arriva di continuo, l'acqua calda dovrebbe essere continua. DOVREBBE, appunto.
Ma la mia caldaia, come già detto, si crede uno scaldabagno per cui, per un'assurda ragione che non comprendo (Ci sto lavorando però eh!) ..dopo qualche minuto l'acqua comincia a diventare prima un pò tiepida e poi inesorabilmente fredda!! Per me, che la doccia la faccio ad una temperatura da ustione, già quando diventa tiepida è una sofferenza.
Prima o poi finisce che la smonto pezzo per pezzo quella caldaia. (Tra l'altro è dispettosa dal momento che non sempre l'acqua diventa fredda dopo tre minuti che scorre.).
Per una serie di congiunzioni astrali eravamo, manco a dirlo, in ritardo anche stamane. Con la differenza che, essendo il marito a casa, il passaggio in auto era assicurato e quindi mi sarei risparmiata una corsa.
Ma così non è stato. Sì, il marito ci ha dato uno strappo in auto così da farci arrivare puntuali ma poi ci ha lasciati fuori il cancello della scuola ed è tornato indietro.
E, una volta sola con le piccole pesti, non vado ad accorgermi di aver lasciato appeso alla maniglia della porta il sacchetto con le scarpe da palestra del mio primogenito?
Peccato che insieme a quelle abbia lasciato anche il cellulare. Tutto a casa, evviva!
Dopo aver portato ogni piccolo alla propria scuola son dovuta tornare a casa, DI CORSA, per recuperare il suddetto sacchetto e portarlo a scuola.. DI CORSA.
Ora.. già normalmente non è che sia una grande atleta. Aggiungete la tosse e il raffreddore. Aggiungete la colazione saltata. Aggiungete che soffro di pressione bassa.. come faccio ad essere ancora viva?
Boh.. me lo sto chiedendo pure io.
Pensavo che la sfiga avesse dato tutto con me, dopo la corsa, ma no.. no! In seguito scoprirò che non è più il giovedì il giorno dell'attività fisica..eh, no. E' il mercoledì...!
Al rientro, dopo la corsa, ho fatto finalmente colazione. L'antipasto prima dell'aerosol.
Il resto della mattina l'abbiamo trascorso in giro per le vie di Pordenone.
Dovevo passare alle agenzie del lavoro (Come buttare il tempo nella maniera più inutile.) e l'ho fatto, tacitando il marito. La situazione è critica, ma questo lo sapevo da me eh, non avevo certo bisogno che venissero a dirmelo tutte le quattro signorine simpatiche al di là del bancone delle quattro agenzie che ho visitato.
Niente di fatto. Prima o poi lo troverò questo benedetto lavoro e, mai come adesso, sento che è esattamente ciò che mi ci vuole.
C'è di buono in tutto ciò che la giornata era stupenda. Soleggiata e calda. E passeggiare per le vie del centro è stato piacevole. Abbiamo fatto un pò di sano shopping (Un antistress in piena regola!) e, tra le altre cose, ho trovato lo stendibiancheria della forma e delle dimensioni che cercavo.
Siamo rincasati per l'ora di pranzo ed avevo pure discreto appetito! Ma poi mi è passato...tuttavia ho mangiato comunque, ci mancherebbe solo che mi lasciassi morire di fame!
Oggi, alle 14:30, c'erano i funerali di Marco Simoncelli, opportunamente trasmessi su Italia1. Li ho guardati con un occhio solo, con l'altro scrutavo il monitor del pc.
E mentre seguivo la funzione ho pensato che lui, Marco, non c'è più. Si è spento. E tutte le belle parole pronunciate, gli applausi scroscianti al passaggio del suo corpo protetto dalla bara, i palloncini volati in aria, nulla lo riporterà indietro. E' così, purtroppo. E' triste.. ma è così.
Tuttavia per coloro che restano sentire l'affetto e la partecipazione al dolore può essere una sorta di consolazione. Non lo so..vado ad intuito, presumo, visto che è un'esperienza che ancora mi manca.
La cerimonia dei funerali è terminata mentre andavo a riprendere i bimbi a scuola.
Stasera c'era anche la partita della MensSana che avrei perso del tutto se la mia Stella non mi avesse avvisata. E dire che sono stata nel loro sito ufficiale a controllare le date delle prossime partite di campionato ma non ho guardato l'Eurolega.
E' stata una bella partita, anche se io l'ho seguita solo dalla fine del 3° quarto. Abbiamo vinto alla grande, 79-57 contro la Union Olimpjia Lubiana. Una bella soddisfazione, devo dire.
La serata, però, non è proseguita nel migliore dei modi.. certe notizie lasciano l'amaro in bocca. Dovrei essermi abituata, ormai, ma pare che non sia così. A certe cose non ci si abitua, non ci si vuole abituare.
E adesso mi guardo il finale di CSI Miami e poi.. a nanna!!
Buonanotte e.. Sogni d'oro!
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