Le urla di Halvorsen fecero alzare in volo due gabbiani che si diressero verso il fiordo. Halvorsen alzò la mano ed iniziò a contare sulle dita.
«Non abbiamo il permesso per la perquisizione di quella casa, non abbiamo alcuna prova che possa farcelo avere, non abbiamo niente. Ma la cosa più importante di tutte è che - noi - o meglio io - non siamo in possesso di tutti i fatti. Perché tu non mi hai raccontato tutto, non è così, Harry?»
«Perché?»
«Semplice. Le tue motivazioni non sono sufficienti. Il fatto che tu abbia conosciuto quella donna non è un motivo sufficiente perché, improvvisamente, tu voglia infrangere tutte le regole entrando illegalmente in una casa e mettendo così a rischio il tuo posto di lavoro. E il mio. So che puoi essere un po' pazzo, Harry, ma so anche che non sei un idiota.»
Harry fissò la sigaretta che galleggiava nella pozzanghera.
«Da quanto tempo ci conosciamo, Halvorsen?»
«Da quasi due anni.»
«Ti ho mai mentito durante questo periodo?»
«Due anni non sono molti.»
«Ti ho chiesto se ti ho mai mentito.»
«Sicuramente.»
«Ti ho mai mentito per qualcosa di importante?»
«Non che io sappia.»
«Okay. Non avevo pensato di mentirti neppure in questa occasione. Hai ragione, non ti ho raccontato tutto. E, sì, aiutandomi stai rischiando il tuo posto di lavoro. Tutto quello che posso dirti è che saresti ancora di più nei guai se ti raccontassi tutto. Devi solo fidarti di me o lasciar perdere. Puoi ancora tirarti indietro.»
Rimasero immobili a guardare il fiordo. Laggiù in basso, i due gabbiani erano come due piccoli puntini.
«Tu che cosa faresti?»
«Mi tirerei indietro.»
I puntini diventarono più grandi. I gabbiani stavano tornando.
Nemesi
Jo Nesbø
Giudizio: 😊💓
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