Harry era così stupito del lungo monologo di Libie che si dimenticò di ridere. I canguri che attraversano la carreggiata sono un problema ben noto del traffico in Australia, e chiunque si sia avventurato fuori città ha visto le carcasse di questi animali lungo il ciglio delle strade.
Il cameriere arrivò e mise il drink davanti a Harry. Libie guardò il bicchiere.
- L'altro ieri ho visto una ragazza così dolce che mi è venuta voglia di farle una carezza sulla guancia e dirle qualcosa di carino. Avrà avuto sui ventidue anni, indossava un vestito azzurro e aveva le gambe nude. Aber, era morta. Come ben sai, era bionda, era stata stuprata e aveva il collo pieno di lividi per lo strangolamento
«E stanotte ho sognato che i cadaveri di quelle ragazze inutilmente giovani e belle riempivano i fossi stradali dell'Australia, da Sidney a Cairns, da Adelaide a Perth, da Darwin a Melbourne. E tutto per un unico motivo: avevamo chiuso gli occhi perché non ce la facevamo a sopportare la verità. Non avevamo fatto abbastanza. Ci eravamo permessi di essere deboli e umani.
Harry capì dove volesse andare a parare Libie. Il cameriere arrivò con il pesce.
- Tu sei la persona che si è avvicinata di più a quello là fuori. Tu hai accostato l'orecchio al terreno e forse saresti in grado di riconoscere le vibrazioni dei suoi passi se dovesse avvicinarsi di nuovo. Ci saranno mille buoni motivi per ubriacarsi,ma se te ne stai rintanato in una camera d'albergo a vomitare non sei più d'aiuto a nessuno. Quello là non è umano. Perciò non possiamo esserlo neanche noi. Dobbiamo sopportare tutto, resistere a tutto.
Libie spiegò il tovagliolo. - Ma adesso mangiamo.
Harry si portò il bicchiere di whisky alla bocca e mentre lo vuotava lentamente guardò Libie. Poi lo poggiò sul tavolo, fece una smorfia e prese coltello e forchetta. Consumarono il pasto in silenzio.
Il pipistrello
Jo Nesbø
Giudizio: 😊💓
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