«O cazzooo!», urlo, varcando la soglia a tutta velocità. Nel panico, ho dimenticato che la bici è dotata di freni.
Due ragazze - le uniche clienti a quest'ora di notte - si voltano incredule a guardare la bionda magra e assiderata, in tacchi alti, che sfreccia verso il bancone. Ritrovo la lucidità - e i freni - appena in tempo per inchiodare prima di catapultarmi nella friggitrice. Poi, con un ultimo stridulo rantolo, rovino di lato, abbattendomi al rallentatore sul pavimento appena lucidato.
Poco dopo, anche l'uccello di Graham fa il suo ingresso.
«La mia bici!», geme.
Io riesco a fatica a districarmi da sotto il telaio. Domattina avrò un bel livido sulla coscia destra, a ricordo della splendida serata. Graham solleva delicatamente la bici da terra e la esamina con cura per verificare che sia incolume. Io vedo rosso.
«Grazie tante, stronzo in Lycra! Io ho rischiato la pelle e tu ti preoccupi solo della tua fidanzatina in fibra di carbonio!».
«Ci ho speso tremila sterline», ribatte scandalizzato lui.
«Davvero? E il costume, quanto ti è costato? Tanto per sapere quanto bisogna investire, oggigiorno, per mascherarsi da vibratore al neon!».
«Calmati, su, non fare così, Laura». Sembra sinceramente ferito.
«No, non credo proprio, Graham. Ero uscita per passare una normale serata al bar, non per finire impalata sul bancone del Burger King».
«Ordinate qualcosa o no?», domanda l'adolescente alla cassa.
«No!», urlo io.
«Vi è rimasta un'insalata?», chiede Graham.
Io alzo le braccia in segno di resa ed esco pestando i piedi, lasciando il fanatico al suo spuntino serale.
Le due facce dell'amore
Nick Spalding
Nick Spalding
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