Non c'è nulla di più difficile di un babà fatto secondo criterio. Eppure, stando alle regole e ai trattati, sembrerebbe così facile. Tutto porterebbe a credere che chiunque sia in grado di maneggiare gli elementi base di cui è composto uno dei dolci più famosi del mondo che, nato - come si sa - alla corte di Francia, trovò poi a Napoli un trono, un regno e milioni di sudditi devoti.
Ebbene, commettete anche voi l'errore di farvi ingannare dalle promesse! Perché - come si dice - l'uomo propone ma poi è Dio che dispone. Basta davvero una piccola distrazione e gli ingredienti si ribellano alle manipolazioni distratte e maldestre, la lavorazione si complica all'improvviso e le indicazione della ricetta, che paiono tanto lineari, si trasformano in un inestricabile labirinto in cui perdersi senza rimedio. La possibilità di ottenere un prodotto secco, dalla pasta compatta, priva di ogni morbidezza, a questo punto sarà diventata una certezza. E il risultato costituirà la giusta punizione per la sicumera e la superficialità con cui abbiamo affrontato il compito.
Ecco perché il babà è la metafora dell'amore coniugale.
Quando tutto sembra facile, quando il trasporto e la passione guidano i nostri occhi e il nostro cuore, nessuno fa più caso all'attenzione con cui occorrerebbe muoversi in un territorio così fragile e delicato. E invece, accumulando sbadataggini, gli ingredienti alla base di una relazione finiscono spesso per deteriorarsi, e quello che sembrava sicuro, semplice ed eterno, diventa difficile, instabile e insapore.
Il teorema del babà
Franco Di Mare
Giudizio 😊💗
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