Ricordò Claudia, cui aveva sempre raccontato le storie della buonanotte. Fiabe di principi e di draghi.
«I draghi esistono davvero?»
«No che non esistono», rispondeva Clara.
«Ma esistono qui dentro», ribatteva lei, battendole un dito sulla testa.
«Hai ragione.»
«Ma se esistono qui dentro, possono esistere anche nella realtà.»
Clara dovette trattenere le lacrime, come accadeva ogni volta che pensava a sua sorella. Perché immaginiamo le cose? si disse. Forse perché le sappiamo creare dal nulla? No. Tutto ciò che esiste nella nostra immaginazione esiste anche nella realtà.
L'aveva visto con i suoi occhi. CD su cui erano registrati omicidi, persone morte da mesi e che tutti credevano vive.
Da bambina era convinta che l'acquilone appeso alla portafinestra non fosse un oggetto costruito a scuola durante la lezione di educazione tecnica, bensì un lucertolone malvagio che di notte allungava avidamente il colo dall'oscurità verso la sua cameretta.
DA piccoli siamo convinti che l'uomo nero si nasconde sotto il letto e che aspetta di venire fuori, rifletté, benché i nostri genitori continuino a ripeterci che non esiste, che è una fandonia e che non arriverà mai. Prima o poi ce ne convinciamo. Ma è la verità?
Il brutale omicidio su CD, il corpo mummificato di Jasmin Peters, il cadavere senza un nome incatenato al letto in Oranienstrasse. Clara capì che i bambini avevano ragione, che l'uomo nero esisteva veramente. Checché ne dicessero gli adulti, era davvero nascosto sotto il letto. C'era sempre stato e c'era ancora, e a un certo punto sbucava fuori, si alzava e si chinava sopra i dormienti.
Utente anonimo
Veit Etzold
Giudizio: 😊💓
Bellissimo libro. E quel pezzo è davvero meraviglioso
RispondiEliminaGià, vero. Anche a me è piaciuto molto. Sia il libro che questa parte nello specifico :)
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