《Siamo loro》penso/dico fermandomi un attimo a riprendere fiato, a riprendere vita, pochi centimetri fra le nostre bocche, le fronti l'una contro l'altra.
《Chi?》 Ha la voce rauca. Il sangue subito mi ribolle, e non riesco a parlargli dei ragazzi nella rientranza del corridoio, alla festa. Invece gli infilo le mani sotto la maglietta perché ora posso, posso fare tutto quello che ho pensato e ripensato. Tocco il fiume della sua pancia, il petto e le spalle. Sussurra: 《Sì》ansimando, e questo mi fa sussultare, e questo lo fa sussultare, e poi sono le sue mani a viaggiare sotto la mia maglietta e la fame insaziabile di sentirle sulla pelle mi brucia dalla testa ai piedi.
Amore, penso ancora e ancora e non dico. Non lo dico.
Non dirglielo. Non dirgli che lo ami.
Ma lo amo. Lo amo più di qualunque cosa.
Chiudo gli occhi e annego nel colore, li riapro e annego nella luce perché miliardi di secchi di luce si stanno riversano dal cielo su di noi.
È questo. Questo è tutto quanto. È il quadro che dipinge se stesso.
E questo è ciò che sto pensando quando l'asteroide si abbatte su di noi.
《Nessuno deve saperlo》dice. 《Mai.》
Ti darò il sole
Jandy Nelson
Giudizio: 😊💓
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