Londra era una città giocattolo, un ninnolo imprigionato in una sfera di cristallo piana d'acqua e corpuscoli bianchi. Una mano invisibile l'agitava senza posa, avvolgendola in una bufera perenne e vorticante.
Jericho e Jonas avevano dovuto abbandonare la carrozza a nolo sulla quale stavano viaggiando, quando la neve sempre più fitta aveva reso impossibile per le ruote del veicolo procedere. Il vetturino era sceso con loro, scusandosi per il disagio, e lo avevano lasciato ad inveire contro il cielo incolore, a stento visibile nel turbinio di fiocchi.
Camminare non si era rivelato più facile. La strada era scomparsa, sepolta dal manto candido. La stessa topografia del quartiere era sconvolta, ogni punto di riferimento cancellato. Avrebbero potuto essere in qualsiasi altra città, in qualsiasi altro mondo. Le facciate degli edifici erano sagome incerte, sul punto di svanire.
Jonas si voltò per accertarsi che Jericho riuscisse a tenere il passo. La morte per assideramento nell'abitacolo di una carrozza non era sembrata auspicabile a entrambi. Non lo sarebbe stato neppure soccombere alla bufera prima di aver raggiunto Chelsea.
"Ci siamo quasi" lo incoraggiò, gridando per superare il sibilo del vento che gettava loro in faccia pulviscolo ghiacciato. La bocca del medium era nascosta dal bavero rialzato del soprabito, ma Jonas fu certo che stesse sorridendo. Gli porse la mano e Jericho vi si aggrappò, coprendo la distanza che li separava. Ora che gli era più vicino, Jonas poteva sentire il suo respiro ansante, il tremito che gli percorreva le membra. I capelli gli ricadevano intorno al volto in ciocche fradice e pesanti e la porzione di volto visibile era dello stesso colore della neve. Jonas si ritrovò a pensare al corpo di Sloane Reddish, sul letto di metallo della camera mortuaria. Lo rivide con gli occhi della mente legato all'albero di alloro, pelle bianca, capelli neri, come nero era il sangue cristallizzato intorno alle sue ferite. Un disegno al carboncino eseguito da un sadico. Pensò alle fotografie nella soffitta della Pernassus Edizioni. Anch'esse erano in bianco e nero, seppur tendenti al seppia. Erano tante, così tante, una galleria di bellezze e oscenità senza fine. Era davvero sorprendente come l'essere umano riuscisse a corrompere ciò che di più sublime e perfetto la natura aveva saputo concepire.
Guardando quelle foto, Jonas Marlowe si era chiesto se non fosse lui ad essere sbagliato, nel non provare alcun piacere nella degradazione. Eppure non era scevro di desiderio, conosceva fin troppo bene l'anelito al peccato. La sua condotta poteva essere inattaccabile, ma i suoi pensieri e le sue pulsioni sarebbero stati giudicati riprovevoli agli occhi degli uomini e quelli di Dio. Eppure, nelle foto di quelle avvenenti creature spogliate di ogni dignità per compiacere la libidine altrui, tutto ciò che riusciva a provare era tristezza e pena. Il fatto poi che molto spesso i soggetti raffigurati richiamassero un'iconografia sacra faceva riflettere. Forse la contemplazione di personaggi delle sacre scritture, santi e martiri, suscitava fantasia ancora più lussuriose nella mente di chi non trovava la mercificazione del corpo sufficientemente peccaminosa.
Preso in quei pensieri, arrancava nelle neve fresca, senza lasciare la mano di Jericho. Difficilmente qualcuno avrebbe potuto condannare quel gesto. Nessuno poteva vederli. Il giorno non era più giorno, eppure il cielo era luminoso, abbacinante. Non era solo il 'dove', ma anche il 'quando' ad aver perso significato. Avrebbero potuto essere gli ultimi esseri umani rimasti in quel mondo immacolato. Per un momento Jonas desiderò fosse proprio così.
Preso in quei pensieri, arrancava nelle neve fresca, senza lasciare la mano di Jericho. Difficilmente qualcuno avrebbe potuto condannare quel gesto. Nessuno poteva vederli. Il giorno non era più giorno, eppure il cielo era luminoso, abbacinante. Non era solo il 'dove', ma anche il 'quando' ad aver perso significato. Avrebbero potuto essere gli ultimi esseri umani rimasti in quel mondo immacolato. Per un momento Jonas desiderò fosse proprio così.
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