Mike attese finché non udì che la figlia aveva acceso la tv, poi richiamò Nour. «Con chi hai parlato?» le domandò, dopo aver appreso che nessuno sapeva nulla. «Con Pia ed Helena» rispose Nour. «Non so davvero a chi altro chiedere.» Mike raccolse le forze. «Pensi che possa essere da quel cretino del ristorante?» Si meravigliò del proprio sarcasmo: riusciva persino a scherzare sulle sue corna. «Ho chiamato anche lui,» disse Nour «per sicurezza. Non erano insieme ieri sera.» Mike si sentì sollevato, malgrado sapesse che Ylva poteva benissimo averlo tradito con qualcun altro. «Esattamente, a che ora hai detto che vi siete salutate?» chiese. Nour fece un respiro profondo, espellendo l'aria lentamente. «Mi pare che fossero più o meno le sei e un quarto.» «Quindi, per le sette al massimo avrebbe dovuto essere a casa.» continuò Mike. «Credo di sì, a meno che non si sia fermata da qualche parte.» «E ha detto che avrebbe preso l'autobus?» «Ha detto che vole...
"Nel mio mondo, le grandi speranze vivevano soltanto fra le pagine di un libro."